Il piano di rilancio di Gai Mattiolo continua serrato e l'annuncio delle varie licenze siglate sottolinea il tragitto che la maison romana vuole compiere. Dalla licenza quinquennale con la comasca Achille Pinto spa per la produzione e la distribuzione worldwide di foulards, sciarpe, stole, parei a quella degli occhiali grazie al nuovo accordo con Olidei & Co srl per l'eyewear che prospetta a Gai Mattiolo un volume di produzione di 80 mila pezzi per il primo anno, l'accelerazione sulle licenze guarda agli accessori con forte determinazione nel contesto di spinta per tutta l'immagine della griffe. %u2018'Sicuramente ci rendiamo conto dell'importanza crescente dell'accessorio nel mondo della moda, spiega Wolfgang Freuer, direttore generale della Gai Mattiolo spa, tuttavia le licenze sono state siglate nel contesto di un processo di brandbuilding, creazione e rinforzo sistematico del marchio Gai Mattiolo''.
In agenda non mancano nuove aperture da affiancare a quelle già esistenti di Roma e degli shop-in-shop da Harvey Nichols a Londra e a Beirut, con un obiettivo che mira all'estero: %u2018'Il primo mercato rimane l'Italia con una percentuale del 65% del fatturato totale, ma questa percentuale sta cambiando a favore dei mercati esteri dove si vedono i frutti dei nostri sforzi di internazionalizzazione, continua Freuer. In merito a questo abbiamo dei piani previsti per Mosca e Dusseldorf, ma anche Milano''. Altre due importanti licenze sono quelle recenti della linea bambino, affidata a Supergin spa che partirà con la p/e 05, e quella per la linea maschile da cerimonia con la Textura di Arezzo.
Estratto da Modaonline.it del 3/05/04 a cura di Pambianconews