Nino Cerruti ha scelto il palcoscenico del Salone del Mobile per annunciare il suo ingresso nel mondo del design. E lo fa attraverso una joint venture con Baleri Italia, l'azienda bergamasca che da vent'anni lavora con i nomi più interessanti del design internazionale, ma che funziona anche da fucina di nuovi talenti. Una scelta quasi obbligata, per lo stilista, che dopo aver ceduto qualche anno fa lo storico marchio Cerruti, è rimasto nel giro della moda collaborando con stilisti amici. E che con la nuova liaison, chiude un cerchio creativo. «Il design e la moda racconta in proposito Cerruti sono in fondo due professionalità complementari. La prima crea tutto ciò che metti addosso a te. La seconda ciò che metti intorno a te. E proprio l'universo design, a mio avviso, è quello che ha i più ampi spazi di manovra. In cui ci sono ancora tante cose da dire e da fare».
Primo fra tutti, ricorda lo stilista, il fatto che in Italia il design tende a creare pezzi unici, belli, irripetibili e inconfondibili quanto vuoi, ma non a creare un insieme. Un ambiente #'rotondo''. Come dice lo stesso Cerruti «non è ancora stato ben espresso il concetto dell'assemblare questi gioielli del made in Italy». Un mestiere che si propone di svolgere con il suo debutto ufficiale nel campo del design. E ha scelto come compagno di strada Enrico Baleri perché, dice ancora Cerruti, «ha dato vita a un'azienda che incarna l'essenza stessa dello stile made in Italy».
è ancora presto per avere degli ordini di grandezza di quelle che saranno le quote azionarie in mano ai due partner-designer, ma una cosa è certa: l'obiettivo comune è far crescere l'azienda e diffondere il marchio anche attraverso nuove aperture di punti vendita diretti. E ciascuno svilupperà progetti in autonomia, rispettando e mixando le specifiche competenze. «Diciamolo con franchezza, racconta Nino Cerreti, il mobile moderno tende a creare un ambiente forse un po' freddo. E il mio obiettivo è quello di scaldarlo. In che modo? Con il tessile, un argomento con cui vado a nozze».
Estratto da Affari & Finanza del 19/04/04 a cura di Pambianconews