Miro Radici è a capo della Itema che produce macchine tessili tra le più rinomate al mondo. Le macchine sono realizzate soprattutto in Europa e hanno fatturato nel 2003 (prime stime) 789 milioni di euro (-3,8%).
Radici è anche proprietario di una società, la Miro Radici Ag, tedesca, che compra per i grandi discount del Nord Europa (tessile per la casa, abiti, elettronica di consumo): nel 2003 ha fatturato 294 milioni di euro che saliranno a 500 quest'anno.
#Sono due anni, dice Radici, che con la società tedesca non riusciamo a comprare nulla in Italia: è fuori mercato con i prezzi. Acquistiamo da Paesi come la Cina, l'Egitto, la Turchia.. Purtroppo in Italia viviamo un sistema privilegiato che ci mette fuori concorrenza rispetto ad altri Paesi dell'economia globalizzata'.
La paura della Cina è l'argomento più discusso
Hanno la possibilità di portarci via il manufatto: hanno costi bassi, tranquillità sociale e una relativa stabilità politica.
Secondo Edoardo Miroglio anche il tessile europeo è destinato a sparire
Conosco bene Miroglio e ne condivido il pessimismo. Ma il tessile-abbigliamento a mio parere è, invece, uno dei pochi che può avere le armi per uscire da questa situazione, con la creatività, la fantasia, il made in Italy, sempre che qualcuno lo difenda. Oggi il potere del marchio è ancora forte. Ma nel giro di due, massimo quattro anni, l'industria tessile sarà il 50% di quella di oggi. . . Fino a due anni fa ero convinto che si potesse delocalizzare il manufatto ma che la ricerca dovesse rimanere il Italia. Oggi invece sono arrivato alla convinzione che non sia più possibile tenerla qui perché il mercato non ne paga più l'ammortamento.
Avete rinviato la quotazione, colpa dei mercati?
Stiamo vivendo una trasformazione e non riteniamo di coinvolgere azionisti terzi in un momento così difficile e di scelte così importanti. Quando le avremo fatte, e se daranno i frutti che speriamo, torneremo sul progetto di quotazione.
Estratto da CorrierEconomia del 15 marzo 2004 a cura di Pambianconews