Il clima d'incertezza che ha investito Piazza Affari da quando è scoppiato il caso Parmalat continua a colpire le società quotate in Borsa. Nell'occhio del ciclone ancora una volta le comunicazioni societarie, con la Consob pronta ad accendere i propri fari per chiedere maggiori informazioni. L'ultima a finire sotto osservazione è stata Richard Ginori 1735, società specializzata nei prodotti di lusso in porcellana e quotata allo Star. Per l'Autorità di controllo, la società guidata da Giuseppe Rinaldini, dovrà fornire una serie di chiarimenti sulla gestione dei bilanci del 2002, sulla relazione del primo semestre dell'anno scorso e sulla trimestrale al 30 settembre 2003.
Delucidazione che la Consob ha chiesto in febbraio, così come si legge sul suo Bollettino, e alla quale Richard Ginori avrebbe dovuto rispondere con la relazione trimestrale di fine dicembre 2003 che è stata pubblicata quindici giorni fa. I rilievi sollevati dalla Consob riguardano innazitutto la posizione finanziaria netta, con particolare riguardo all'indebitamento a breve e medio-lungo termine.
Dalla relazione presentata dalla società a metà febbraio in effetti non appare l'indicazione tabellare richiesta dalla Consob e che Finanza & Mercati ha ricostruito.
Emerge così che Richard Ginori al 31 dicembre 2003 aveva registrato un debito lordo a breve termine di 37,588 milioni di euro. Tale somma era ripartita così: 21,56 milioni rappresentavano i debiti verso le banche; 11,2 milioni l'indebitamento per mutui; 4,828 milioni i debiti finanziari verso la controllante olandese Retma Holding. Per quanto riguarda invece le passività a medio-lungo termine, dall'ultima trimestrale del 2003 emerge solo una voce, relativa a debiti lordi per mutui pari a 10,263 milioni. A fronte, quindi, di una disponibilità a breve termine di 211mila euro, Richard Ginori ha accumulato un debito a breve termine di complessivi 37,377 milioni di euro, contro 10,263 milioni di debiti a medio-lungo termine.
La Consob conferma che tutte le richieste sono state formulate prima della pubblicazione dei dati relativi al quarto trimestre 2003, quando il fatturato di Richard Ginori è sceso a 11,6 milioni dai 13,1 di un anno prima, mentre il risultato al lordo delle imposte è risultato negativo per 5,05 milioni.
Vedi tabella che segue
Estratto da Finanza&Mercati del 2/03/04 a cura di Pambianconews