#'Essendo un pessimista avevo un po' di paura della situazione mondiale ancora difficile, dell'euro forte e di un mercato indeciso, spiega Giampaolo Tarabini, amministratore unico di Blufin. Fortunatamente mi sbagliavo. Con la campagna vendita delle collezioni A/I 04-05, all'interno della quali la sfilata rappresenta solo il flash finale, stiamo ottenendo un grosso risultando aumentando le vendite''. Un trend che si spalma su tutte le linee di casa Blufin che, con i 700/800 mila capi annui prodotti, pur mantenendo una peculiarità di fascia alta grazie alla rilevante produzione non può certo essere definita un'azienda di nicchia.
''Credo che la vera chiave del nostro successo sia il fatto che non abbiamo mai forzato i mercati. Li acquisiamo con molta attenzione un po' per volta puntando ad un consolidamento che nel tempo ci fornisce i risultati''. E se a livello di Gruppo l'Italia conta circa il 45% del fatturato globale, Asia e Usa stanno crescendo in maniera determinante. “Il risultato che stiamo ottenendo sui mercati esteri è a dir poco fenomenale. Basta pensare che nel 1992 l'export contava solo il 5%”. Unico neo è ancora l'Europa che fatica molto a decollare. #'La Germania resta il nostro più importante mercato europeo anche se stenta ancora a ripartire. Il vero problema è che i tedeschi sono abituati a fare i loro acquisti durante le fiere, dove noi non siamo presenti, e frequentano poco le settimane di sfilate. Ma se vengono ordinano molto e bene e questo è un piccolo segnale positivo. Dall'altro lato stanno crescendo molto i mercati di Spagna, Portogallo e Grecia''.
Ma nel parco marchi di casa chi fornisce le maggiori soddisfazioni? #'E' difficile rispondere. Da un lato c'è mia moglie e dall'altro mia figlia, non vorrei scatenare una guerra in famiglia. Ovviamente Blumarine cresce con cifre più importanti, ma Anna Molinari (collezione disegnata da Rossella Tarabini, ndr) mi sta dando delle grandi soddisfazioni. Bisogna tener conto che, essendo un prodotto di pr�t-à-porter di lusso, quasi di couture e quindi difficilissimo da realizzare, non potrà mai svilupparsi su grandi quantitativi. Credo che avrà un ottimo sviluppo negli Usa dove stiamo portando avanti un importante discorso con Saks Fifth Avenue''. Nel frattempo, all'orizzonte di Anna Molinari pare stia spuntando una licenza per il profumo.
Estratto da Modaonline.it del 28/02/04 a cura di Pambinconews