Un canto del cigno. Caldo, affettuoso, vitale, che è culminato in una commozione autentica. Coccodrillo e pitone sulle borsette, ma lacrime vere sulle guance per dare l'addio a Tom Ford e alla sua avventura con il marchio Gucci. Sembra che Ford abbia accumulato 250 milioni di dollari solo in stock option della Gucci. A 42 anni, però, è ancora pieno di energie. «Cosa faccio quando non lavoro? E' semplice. Lavoro», ha detto una volta. Ma si fa fatica anche a immaginare Domenico De Sole in pensione. Sono due #'workaholics'', due maniaci del lavoro. Salutisti e sportivi, Tom e Dom sono incapaci di stare con le mani in mano. Mentre De Sole è dedito alla famiglia, Ford ha una vita sociale intensa: discoteche, feste, amici e belle donne. Ebbene sì, anche belle donne. E non solo da far sfilare in passerella.
Ppr detiene il 67 per cento del Gucci Group, quotato ad Amsterdam e a New York, e in aprile si è impegnato ad acquistare le azioni restanti in un buyout che costerà al terzo gruppo mondiale del lusso, dopo LVMH e Richemont, ben 8 miliardi di dollari. Circolano voci a gogò su chi rimpiazzerà Tom Ford al timone creativo del marchio Gucci. Sembra tramontata l'ipotesi di Alexander McQueen. Si parla in questi giorni di Tomas Mayer, ora stilista del marchio Bottega Veneta. Nell'ultimo trimestre 2003 e nei primi due mesi del 2004 il marchio della doppia G ha incrementato le vendite del 10 per cento. Gli utili netti per il quarto trimestre 2003 si sono assestati attorniai 53 milioni di euro, su un fatturato per lo stesso periodo di 695 milioni di euro.
Ma come farà la Gucci senza Dom e Tom? Anche se è previsto un incremento delle vendite dovuto all'effetto shock dell'uscita dello stilista texano, cosa che è successa anche con il marchio Saint Laurent dopo la struggente uscita di Yves, il futuro appare incerto. Qui si tratta di sostituire una coppia che è riuscita a prendere un marchio moribondo e polveroso e a trasformarlo in uno dei player mondiali del lusso, grazie a creatività, energia, marketing formidabile e ultramoderna capacità di gestione. Tom Ford è stato un geniale venditore di se stesso ed è diventato un guru della moda a tutti gli effetti.
Estratto da Affari & Finanza del 1/03/04 a cura di Pambianconews