La Ferrari vince anche fuori dai circuiti. L'azienda guidata da Luca Cordero di Montezemolo è per il secondo anno consecutivo la società italiana più stimata dai manager e dai capitani d'impresa dei mille maggiori gruppi del mondo. Ma la classifica mondiale, guidata dalla General Electric, mostra una scarsa presenza delle imprese italiane. Il Cavallino rampante è l'unica società di casa nostra tra le 72 classificate nella hit parade generale e si deve così accontentare quest'anno della sessantesima posizione. E di fatto, anche se mantiene il primato tra le italiane, perde qualche posto rispetto al quarantunesimo conquistato lo scorso anno.
Il Belpaese, però, può rifarsi con i suoi capitani d'impresa. Se la classifica per società è avara di presenze tricolori, trai primi 34 top manager mondiali, tre parlano italiano: il primo è Marco Tronchetti Provera di Pirelli-Telecom, al ventiquattresimo posto nella classifica; poi ci sono Alessandro Profumo di Unicredit e Luca Cordero di Montezemolo, rispettivamente al trentunesimo e al trentaquattresimo posto. L'Italia appare nelle classifiche per settore. La Pirelli è al ventiquattresimo posto per le società di ingegneria, la Ferrero al nono per le società alimentari e la Gucci al settimo per le imprese commerciali «retail» .
La Pricewaterhouse stila anche una classifica tutta italiana delle imprese più stimate. Subito dopo la Ferrari si attestano la Pirelli e la Luxottica, cioè tre società presenti sui mercati internazionali. Seguono Barilla, Ferrero, Benetton, Eni e Armani. Poi c'è un gruppone di new entry. Il gruppo Generali, Unicredit, DellaValle, Merloni, Enel e Agip Petroli.
Vedi tabella che segue
Estratto da La Repubblica del 21/01/04 a cura di Pambianconews