L'azienda fiorentina Gibò, una sorta di talentscout della moda internazionale, ha acquisito la maggioranza del maglificio veneto di qualità, Erika di Verona, 10 milioni di euro di fatturato.
Gibò ora ha tre poli produttivi: Firenze, Bergamo e Verona. è guidata da Franco Penè (presidente e amministratore delegato) che detiene il 30% del capitale mentre il 70% fa capo ai giapponesi del gruppo Kashiyama.
Gibò negli ultimi anni è cresciuta molto: il suo fatturato è passato dai 44 milioni del 2002 ai circa 50 del 2003. La missione di Gibò è quella di sviluppare i marchi degli stilisti emergenti.
Advisor dell'operazione per la parte cedente è stata la Pambianco Merger & Acquisition.