Fin.part è tornata ieri in quotazione dopo la sospensione di venerdì e ha lasciato sul terreno il 3,33%, chiudendo a quota 0,2032. La holding milanese è stata penalizzata dal mercato dopo che la scorsa settimana il presidente Ubaldo Livolsi ha lasciato la società. L'uscita di scena di Livolsi ha coinciso con la cessione, da parte dell'azionista di riferimento Gianluigi Facchini, del 15,01% delle quote al banchiere Carlo Pagani e all'imprenditore Gianni Mazzola, già numero uno di Schiapparelli, nominato nuovo presidente di Fin.part. La vendita è avvenuta a un valore complessivo di 13,3 milioni di euro.
Proprio in relazione al passaggio di quote da Facchini (che mantiene ancora una partecipazione attorno al 6%) a Mazzola, ieri sul mercato dei blocchi sono passati di mano oltre 43 milioni di azioni Fin.part, pari al 12,88% del capitale ordinario, a un prezzo unitario di 0,265 euro. Il nuovo socio arriva in un momento delicato per Fin.part, impegnata a rientrare da un indebitamento che al 31 ottobre era di 366,6 milioni. La società, in precedenza, aveva deliberato un aumento di capitale da 70 milioni.
Estratto da Finanza&Mercati del 23/12/03 a cura di Pambianconews