Fabio Massimo Cacciatori, superconsulente e Ceo ad interim della Gianni Versace, la prossima settimana porterà il piano strategico 2004-2006 della casa della Medusa all'esame del Consiglio e degli azionisti Santo e Donatella Versace.
Morgan Stanley, Unicredito, Deutsche bank, Intesa e Antonveneta, candidate a rifinanziare con un prestito di sindacato il bond da 100 milioni in scadenza il 7 luglio 2004 lo hanno già in visione. Tra i punti fermi, una dismissione importante: la vendita della sede milanese di Via del Gesù, per un ricavo atteso di 55 milioni di euro.
Il punto di partenza è: ricavi 2003 in calo a 420 milioni, ebitda a 10,5 milioni e debiti netti di 125 incluso il bond. Il primo scenario, quello conservativo, prevede a fine 2006 una crescita del fatturato a 530 milioni (+26%) e un ebitda del 15% sui ricavi.
Il secondo scenario, più aggressivo, punta a +60% di fatturato con ebitda del 20% e debiti netti in lieve ascesa a 150 milioni.
Cacciatori propende per la seconda opzione, volta allo sviluppo, con interventi radicali su produzione, distribuzione e perimetro di attività (acquisizioni negli accessori).
Sempre sul fronte dei negozi Versace aprirà in Spagna, a Praga e Birmingham. Mentre cederà rue François I a Parigi, Madison Avenue a New York e outlet in Svizzera e Gran Bretagna.
Estratto da Il Mondo del 12/12/03 a cura di Pambianconews