Pomellato, marchio milanese di gioielli nato nel 1967, ha inaugurato ieri la sua prima boutique nel centro di Verona. Una città scelta non a caso, per lo «sbarco» del marchio particolarmente forte del Nordovest, che adesso ha deciso di imporre le sue scelte estetiche anche nel Nordest. E dopo Venezia ha scelto Verona. Il nuovo negozio si trova in Corso Porta Borsari, ha linee semplici ed essenziali, gioca con le trasparenze del cristallo. E impreziosito da una poltrona speciale realizzata dall'artista cinese Michael Lin per l'esposizione al Palais de Tokio di Parigi.
«Pomellato Spa chiude i primi dieci mesi dell'anno di attività con una crescita del 10% del fatturato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che conferma il più che positivo trend già messo a segno nel corso del 2002 (+26%) che le è valso la citazione nella classifica di Mediobanca come una delle più dinamiche Pmi italiane, ha detto l'amministratore delegato Francesco Minoli, presente all'inaugurazione, la casa madre fa un fatturato, ai commercianti di 75 milioni di euro, quindi il fatturato complessivo vale almeno 160 milioni di euro».
I 75 milioni producono un utile lordo operativo del 18%; un utile lordo di 11 milioni di euro e un netto di 5 milioni. «Sono risultati lusinghieri, ha spiegato Minoli, a chiusura di un anno difficile per il mercato in generale. Abbiamo 20 negozi nel mondo, sette di proprietà gli altri in franchising. Questo successo premia le nostre scelte. Abbiamo insegnato alle donne il gioiello pr�t à porter, sdrammatizzando il brillante, usandolo come valorizzazione dell'oro. Abbiamo insegnato a portare il colore con le pietre semipreziose. E soprattutto noi vendiamo gioielli soltanto artigianali, un pezzo diverso dall'altro. Sempre. A me piace dire, che vendiamo emozioni».
Estratto da Il Giornale del 26/11/03 a cura di Pambianconews