«La quotazione di Prada è stata solo rinviata ma resta uno dei nostri progetti». Queste le dichiarazioni di Patrizio Bertelli, patron del gruppo Prada a margine del convegno sul sistema moda organizzato da Banca Intesa e Pambianco Strategie di Impresa. Lo sbarco della società sul listino potrebbe avvenire già il prossimo anno, ma intanto i conti 2003 sono in netto miglioramento. I ricavi e il mol di Prada dovrebbero essere più o meno in linea con il 2002, mentre l'utile netto potrebbe quasi raddoppiare passando dai 27 milioni dello scorso esercizio a circa 50 milioni a fine anno. E anche la posizione finanziaria torna sotto controllo: l'indebitamento della società dovrebbe infatti ridursi da 943 a circa 650 milioni. Nei primi nove mesi dell'anno Prada da una parte ha razionalizzato i costi – senza pregiudicare gli investimenti nei nuovi negozi – dall'altra ha dismesso asset non strategici, tra cui parte del patrimonio immobiliare e di Church's.
«Stiamo definendo la vendita al fondo Equinox del 55% di Church's, ha spiegato Bertelli, ma resteremo con la maggioranza dei rappresentanti nel cda». Secondo fonti finanziare tra deconsolidamento del debito e proventi della vendita, la cessione di Church's dovrebbe fruttare al gruppo circa 100 milioni. Infine Bertelli ha dichiarato per fine anno di voler riacquistare il marchio Miu Miu fornendo anche alcune indicazioni sulla nuova joint venture con Luxottica negli occhiali. «Siamo molto soddisfatti dell'accordo siglato con Leonardo Del Vecchio che fornisce positivi riscontri- ha precisato Bertelli, Non è però allo studio l'acquisto di una quota di Luxottica». Con il precedente produttore di occhiali De Rigo, Prada aveva invece anche una partecipazione del 5%, quota il cui lock-up scadrà nel 2004. «Al momento non è stato deciso niente sulla partecipazione in De Rigo, ha detto Bertelli, contiamo di restare azionisti».
Estratto da Finanza&Mercati del 7/11/03 a cura di Pambianconews