Quest'anno (grazie anche all'acquisizione del marchio Roberta dalla bergamasca Ladyberg) la società Pompea realizzerà il 52% dei ricavi nell'abbigliamento intimo, il 44% nella calzetteria femminile, il 3% in quella maschile e 1'1% nei costumi da bagno.
#'La nostra crescita, osserva Paolo Braguzzi, da un anno amministratore delegato di Pompea dopo 15 da top manager alla Wella. è ancora più significativa se si pensa alla forte contrazione dei consumi di collant: in dieci anni si sono dimezzati. Le cause sono da ricercarsi nella maggiore resistenza del prodotto, nel ricorso ai pantaloni e, più recentemente, nel lancio della microfibra. Per fortuna c'è un inversione di tendenza: nella moda femminile sono tornate le minigonne e questo aiuta».
E nell'intimo?
I consumi sono destagionalizzati: la domanda cresce, sia pure di poco. Ma soprattutto crescono le vendite nella grande distribuzione: una manna per Pompea che si ritaglia una quota rilevante in questo canale distributivo.
Dato questo quadro generale poco esaltante qual è stata l'evoluzione di ricavi e margini di Pompea?
Nel 2002 l'intimo ha realizzato un incremento del 50% e la calzetteria del 4 per cento. Alla fine il fatturato commerciale ha raggiunto circa 149 milioni, con una crescita del 22,3 per cento. I ricavi complessivi invece hanno raggiunto circa 158 milioni, con un margine operativo del 7,2 per cento.
C'è stato anche un utile?
Di due milioni: il primo utile, anche perché avevamo un credito d'imposta. Ma è stato un ottimo risultato considerato che abbiamo sempre reinvestito tutto: l'anno scorso gli asset industriali hanno assorbito dieci milioni di euro e inoltre abbiamo rilevato il rimanente 49% della partecipazione nella controllata spagnola Glory & Pompea. Ora per fortuna abbiamo terminato gli ampliamenti produttivi: destineremo maggiori risorse alla comunicazione che oggi, con otto milioni, incidono per il 7% sui ricavi in Italia.
Quest'anno terminerà meglio del 2002?
Sicuramente in utile. Per i ricavi è un po' presto: dalla fine dell'anno ci separano ancora una cinquantina di milioni. Il nostro obiettivo è per una crescita del 12-15% del fatturato commerciale, intorno ai 170 milioni. Vorrei però sottolineare il peso dell'intimo, che con 92 milioni, rappresenta il 52% del fatturato.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/10/03 a cura di Pambianconews