Dopo l'11 settembre è successo di tutto, psicosi da terrorismo, guerra in Iraq e ora la Sars. Insomma clientela straniera in caduta libera?
«Il calo è stato molto forte, spiega Giacomo Bozzi, amministratore delegato e presidente di Richemont Italia, il gruppo dell'alta orologeria dove brillano le gemme di Cartier, Baume & Mercier, Dunhill, Piaget, Vacheron Costantin, Officine Panerai, Iwc e A. Lange & S�hne. Prima sono scomparsi gli americani. Poi la polmonite atipica ha bloccato la clientela asiatica, di Cina, Hong Kong, Taiwan. Ma anche, per motivi diversi, del Sol Levante. A causa di una situazione economica difficile i giapponesi tendono a viaggiare meno e a comprare molto di più a casa loro. Il rafforzamento dell'euro poi non aiuta la clientela straniera. è diventato più costoso fare acquisti in Italia. Con un'unica eccezione: i russi».
Le sedici boutique Cartier in Italia nei mesi di marzo e aprile hanno registrato una caduta della clientela straniera del 40-50 per cento mentre i russi che fino al marzo scorso rappresentavano circa il 20 per cento della clientela oggi sono saliti a oltre il 40.
Nei primi mesi del 2002 la fiducia stava cominciando a tornare, si stava verificando un progressivo recupero, poi di nuovo la paura del terrorismo e la guerra in Iraq e ora il colpo di grazia della Sars. «Per un po' bisogna saper rinunciare al cliente straniero – dice Bozzi -. Siamo stati viziati dalla situazione in cui era facile vendere. Ora bisogna tornare a fare sforzi verso i consumatori italiani. La comunicazione, le attività del marketing devono essere dirette al cliente locale, per coccolarlo, rassicurarlo affinché possa trovare nel mondo del lusso un bilanciamento alla sensazione generalizzata di incertezza e di paura».
Il mondo dell'alta orologeria non si lascia infatuare dalle mode, è immune alle nuove tendenze, concentrato come è in movimenti complicati e sistemi di precisione. «è vero le nostre leve non appartengono al mondo della moda ma dobbiamo ugualmente garantire l'innovazione del prodotto e un'evoluzione continua. Solo in questo modo si stimola la domanda».
Estratto da Corriere della Sera – Speciale Orologi del 23/05/03 a cura di Pambianconews