Alla Franco Ziche di Vicenza si respira aria di razionalizzazione dell'attività, che coincide anche con un passaggio generazionale, visto che Alvise Ziche, figlio di Franco, ha assunto nel gruppo l'incarico di Amministratore delegato.
Il neo-amministratore delegato dichiara la scelta di fondo di abbandonare la produzione su licenza per concentrarsi su quella a marchio proprio, che già copriva il 60% dell'attività, e su una façon di lusso che li posiziona in una nicchia molto elevata.
La scelta ha portato il gruppo a chiudere i laboratori esterni, per controllare meglio la qualità del sistema produttivo e soprattutto a puntare sul servizio.
Secondo Alvise Ziche infatti la loro rivoluzione si basa su questo: non cercare più di imporre una linea ma raccogliere le indicazioni dalla rete di clientela e dai venditori e trasformarle in prodotto, seguendo da vicino il trend e con un alto livello di personalizzazione.
A testare i prodotti ci sono i tre showroom di New York, Monaco di Baviera e Milano si guarda anche ad una possibile rete di negozi avviata ora con tre punti vendita (Thiene, New York e Roma).
Il Gruppo Ziche ha quattro decenni di storia, 150 dipendenti e nel 2002 ha superato i 15 milioni di euro di fatturato nella maglieria di alta gamma; ha pescato la griffe Cleo & Pat, su cui ha avviato la collaborazione con Giuseppe Zanella (uno dei protagonisti degli anni del boom del tessile vicentino) e lo stilista Maurizio Bonas, obiettivo per il primo anno: 4 milioni di euro.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20 maggio a cura di Pambianconews