L'abbigliamento nautico non conosce la crisi e la domanda continua a crescere anche nel primo trimestre 2003, nel solco di un trend positivo che dura ormai da cinque anni. Difficile identificare l'esatta dimensione del mercato dei capi realizzati per la nautica, ma certamente il segmento rappresenta più di un terzo di quella che è l'intera spesa in accessori da barca che nel 2001 è ammontata a 834 milioni di euro. Un bel risultato soprattutto se confrontato con quello di cinque anni fa quando il settore fatturava circa 579 milioni di euro.
Sul mercato italiano a fare la parte del leone nel settore dell'abbigliamento nautico, secondo il Rapporto Nautica Fiere pubblicato dal quotidiano Milano Finanza, sono ancora i grandi marchi norvegesi e francesi. Dal canto loro le aziende italiane hanno raccolto la sfida dell'innovazione dei tessuti che permettono di proteggersi meglio da freddo, acqua e sole. E ora stanno dimostrando di avere tutte le carte in regola per essere altamente competitive. Loro Piana, ha screato una nuova collezione, Defender 2003 edition, tutta realizzata con il nuovo tessuto Zelander light frame trattato Storm system grazie al quale l'azienda è diventata sponsor tecnico del Team New Zealand per l'America's cup 2003.
Anche Prada sta continuando a erodere quote di mercato grazie anche all'immagine che si è costruita con l'esperienza maturata nell'America's cup con il team di Luna Rossa. Una storia di successo che ha portato alla nascita di una collezione interamente dedicata ai velisti tutta realizzata in Gore Tex con polsini in neoprene a fondo antiacqua che oggi si rinnova con la Prada Challenge 2003.
A cura di Pambianconews