Il marchio svizzero Bally, acquisito dal Texas Pacific group nel '99, dopo aver chiuso il 2002 in perdita prevede un 2003 con vendite in crescita e ritorno all'utile. «Lo scorso esercizio si è chiuso in linea con le nostre aspettative, rispettando il budget che ci eravamo fissati», ha spiegato al quotidiano MFFashion Marco Franchini, presidente e amministratore delegato della griffe svizzera, «per il prossimo anno prevediamo un ritorno all'utile e una forte crescita del fatturato, che dovrebbe attestarsi tra il 10 e il 15%».
«Abbiamo deciso di puntare l'attenzione su calzature e accessori, che rappresentano una quota importante del nostro fatturato», ha poi detto il manager, «per il nuovo esercizio contiamo di mantenere le performance attuali, sviluppando in particolare tutto il comparto accessori. Ma abbiamo previsto alte percentuali di sviluppo anche per il comparto abbigliamento, che entro la fine del 2003 arriverà a pesare tra il 5 e il 10%».
«A oggi possiamo disporre di 110 negozi monomarca nel mondo, e crediamo che questa sia la situazione ottimale», ha precisato l'amministratore delegato, «con la primavera-estate 2003 battezzeremo la versione finale del nostro nuovo concept store, che verrà applicato nei 20 più importanti punti vendita al mondo. In contemporanea svilupperemo gli Usa (la brand ha 11 boutique monobrand) e l'Asia», conclude Franchini.
A cura di Pambianconews