Perrine Houdoux, presidente di Mugler SA ha precisato che la chiusura delle attività del polo couture non è affatto ufficiale. #'Attualmente è stato presentato ai rappresentanti del personale un progetto di chiusura, e sottolineo progetto, ha detto, e abbiamo appuntamento il 26 febbraio per prendere insieme una decisione''. A dicembre Pankaj Chandarana, responsabile dell'informazione finanziaria del gruppo Clarins, che dal 1997 è azionista di maggioranza della maison Mugler, aveva dichiarato che, in seguito ad un'analisi finanziaria condotta da consulenti esterni, la ricorrenza delle perdite per l'attività couture e pr�t-à-porter di lusso era importante.
Nel primo semestre 2002 il marchio Thierry Mugler ha registrato 476 mila euro di perdite per un fatturato di 81,1 milione di euro, in crescita del 16% grazie ai profumi (+26,6%). Le vendite del polo couture sono invece scese del 19,6% nel terzo trimestre 2002, dopo una caduta del 12% nel primo semestre. L'attività profumi resterebbe quindi nel portafoglio di Clarins.
Secondo il quotidiano Le Monde, sembra che il gruppo Clarins non abbia mai conosciuto benefici dall'acquisizione di Mugler e le perdite che affliggono il gruppo cosmetico relativamente al proprio marchio lo costringano a compiere questo passo: un 2001 catastrofico e un difficile primo semestre 2002 (-22% del risultato netto), cui si è aggiunto il forte calo del titolo Clarins in Borsa. E la sfilata maschile di lunedì sembrava confermare le voci di chiusura della moda firmata Thierry Mugler.