Dieci anni dopo l'inizio della fase di irresistibile ascesa, cinque anni dopo i primi segnali di crollo, l'industria dello scarpone da sci, che ha nel distretto di Montebelluna (Treviso) la sua riconosciuta capitale mondiale, sembra avere trovato un adeguato assestamento.
Nel 1995 ha superato la soglia dei 280 milioni di euro di fatturato, lo scorso anno si è fermata sotto quota 250; le aziende dell'area sono arrivate a produrre nel 1994 quasi 5 milioni di paia di scarponi, nel 2001 sono stati 3.356.479.
Per il 2002 i primi dati assolutamente parziali parlano di un lieve assestamento di segno positivo rispetto allo scorso anno: 3,5 milioni di paia prodotti e un fatturato in leggerissimo incremento.
Qualità e innovazione sono ormai ai massimi livelli e per fare un ulteriore salto in avanti il gruppo Tecnica-Dolomite si appresta a formalizzare in questi giorni l'acquisto da Benetton Sportsystem di Nordica.
A guidare Tecnica-Dolomite, infatti, c'è Giancarlo Zanatta ma c'è soprattutto quello stesso Franco Vaccari che cedette Nordica a Benetton pochi anni fa. Oggi il gruppo di Ponzano sembra intenzionato a disfarsi di alcuni 'pezzi' di Sportsystem che non rientrano nel core business e, in attesa di trovare un compratore per Rollerblade e Prince, sta per riconsegnare Nordica a Vaccari e soci. Tecnica-Dolomite e Nordica, assieme, arriveranno a circa 1,5 milioni di scarponi l'anno, poco meno della metà dell'intera produzione mondiale, andando quindi a consolidare una posizione assolutamente dominante rispetto a pur forti concorrenti come Salomon, Lange-Rossignol, Htm; ma nel settore è in grado resistere anche un'azienda piccola ma di elevatissima qualità come la Dal Bello.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 31/12/02 a cura di PAmbianconews