L'Italia si direbbe un'isola felice per i conti di Hugo Boss, il gruppo tedesco controllato da Marzotto, che ha chiuso il terzo trimestre di quest'anno con un 15% in meno rispetto allo stesso periodo del 2001, con un utile netto a quota 52,3 milioni di euro contro i 61,2 mln di euro dell'anno passato. Secondo quanto ha dichiarato l'amministratore delegato di Hugo Boss Italia, Mario Birocchi, la tranche Boss woman che più preoccupa l'azienda di Metzingen, avrebbe fatto breccia in un mercato difficile come quello italiano. Tanto che le vendite sarebbero aumentate del 30%, contro il calo del 24% registrato in media negli altri paesi.
Buone le performance anche di quello che rappresenta il core business del marchio tedesco, e cioè le linee maschili che nei primi nove mesi del 2002 hanno fatto registrare un aumento dell'1%, secondo i dati diffusi la scorsa settimana dal gruppo tedesco, trainate da Hugo, l'etichetta giovane di casa che guadagna un buon 17% rispetto alle stime del 2001. In Italia, secondo quanto ha dichiarato Mario Birocchi, le collezioni maschili mettono a segno un + 6%.