«Quando abbiamo rilevato Mila Schon, nel '99, la maison perdeva 6 milioni di euro l'anno. Ora siamo a break even, anche grazie alle sinergie sviluppate con la controllante Mariella Burani Fashion Group».
Giovanni Burani, amministratore delegato del gruppo di Cavriago, è nel backstage della sfilata Mila Schbn, dove ha debuttato il nuovo designer Marc Helmuth, dopo avere incontrato un gruppo di investitori istituzionali. Oggi, a Milano moda donna, sarà la volta del marchio Mariella Burani, firmato dalla madre,core business del gruppo.
Burani, per il 2002 gli analisti stimavano un fatturato consolidato di 260 milioni di euro.
Venerdì a Londra per la presentazione del segmento Star ho anticipato che archivieremo l'anno con 280 milioni di euro di ricavi rispetto ai precedenti 221, mentre il margine Ebitda dovrebbe essere di circa il 12 per cento.
Una crescita ininterrotta, seppur influenzata dalle acquisizioni…
Negli ultimi tre esercizi l'aumento dei ricavi era stato superiore al 30% l'anno, contro una media del 7% dei beni di lusso.
In Borsa, però, tutti i titoli della moda stanno vivendo un momento difficile: da inizio anno avete perso circa il 14 per cento.
Sì, ma siamo il titolo che ha subito la flessione meno pesante. Del resto, nel 2001 abbiamo chiuso l'annata borsistica con un rialzo del 3%, una performance migliore del Mibtel e del Mib 30.