Il piano di rilancio di Valentino, realizzato con la consulenza di Bain & Associati, sarà pronto solo a fine settembre. Ma, intanto, a Valdagno, sede della controllante Marzotto, si lavora per portare a conclusione i primi accordi. Dopo il contratto con Albisetti per l'intimo e il beachwear, sono in via di definizione le licenze per orologi e jeans. Trattative che sono da tempo avviate con Sector (fondo Opera), per gli orologi, mentre per il jeans sembra caduta l'ipotesi della Diesel di Renzo Rosso, disposto a una licenza ma non alla partnership industriale che sarebbe stata preferita da Marzotto.
I possibili partner della griffe nel jeans dovrebbero, comunque, essere veneti. Un’area nella quale opera innanzitutto un gruppo come la Sinv di Ambrogio Dalla Rovere, il quale, in attesa di definire i rapporti con l'azienda di Valdagno, starebbe per annunciare un importante accordo con l'americana Donna Karan (gruppo Lvmh). Ma nella stessa zona lavora anche la Swinger, la società che ha rilevato il marchio Byblos da Prada.
Valentino è, però, solo uno dei progetti, anche se tra i principali, che coinvolgono Marzotto in questo momento. In azienda si respira una certa preoccupazione, legata anche all'andamento del titolo in Borsa che oggi viaggia sotto i 6 euro. Oggi il consiglio approverà la relazione semestrale dettagliata, dopo i risultati annunciati a fine luglio. Con la consulenza di Bain, e sotto il controllo di Pietro Marzotto, l'amministratore delegato Antonio Favrin sta riguardando tutto il gruppo. E si concentra sul tessile, fonte di problemi per Valdagno, nel quale sono attesi movimenti per le attività Liniere di Zignago da conferire nel Linificio.