Una licenza per il lancio delle borse. E altri due contratti che saranno firmati a breve per il menswear e per le calzature. Il futuro del marchio francese Cacharel è legato allo sviluppo del proprio parco prodotto. Il tutto per dare nuovo sprint al giro d'affari che nel 2001, per il solo comparto moda, ha raggiunto i 42,69 milioni di euro, stabile rispetto all'esercizio 2000 a causa di una compensazione tra vendite europee (-10%) ed export (+15%).
«Abbiamo varato un progetto importante», ha spiegato Jean Bousquet, presidente e direttore generale della griffe francese, «gestiremo internamente soltanto il pr�t-à-porter femminile disegnato da Clements Ribeiro, e l'abbigliamento enfant, che attualmente rappresentano rispettivamente il 65% e il 35% delle nostre vendite dirette. La nostra idea è quella di realizzare all'esterno tutte le altre merceologie di prodotto, affidandoci a produttori internazionali in grado di seguirci in tutto il mondo».
E il primo step è stata la firma di un contratto di licenza con la francese Carré royale, che già lavora con Thierry Mugler e Chanel, per la realizzazione di una linea di borse. Forte di un giro d'affari generale di circa 305 milioni di euro (comprendendo sia il business moda sia quello profumi) la società sta dunque puntando l'attenzione sul parco licenze. In fase di definizione ci sono anche altri tre contratti, uno per gli occhiali, uno per le calzature («stiamo trattando con un partner spagnolo e a breve renderemo noto il tutto») e uno per il menswear.