Fashion box, l'azienda a cui fa capo il marchio Replay, ha archiviato l'esercizio 2001 con ricavi per 206 milioni di euro, in crescita di circa il 13,2% rispetto ai 182 milioni di euro del giro d'affari 2000. In salita anche l'utile netto, che ha raggiunto quota 4 milioni di euro. Forte di un 2001 positivo, la società prevede un 2002 di crescita. Tanto che per i 12 mesi in corso è stato stilato un budget di vendite tra i 225 e i 230 milioni di euro, in aumento tra l'8 e il 10%.
Testa di serie dei ricavi 2001 continua a essere il marchio Replay, con vendite prevalentemente maschili (52% uomo, 48% donna, mentre in Italia la divisione è ribaltata con il mercato femminile al 51%) e con il segmento bimbo in forte miglioramento (circa 30 mln di euro pari al 15% del fatturato totale). Performance positive anche per la linea fashion E-play, che ha totalizzato vendite per circa 15 milioni di euro (circa 8% del giro d'affari totale).
Con vendite prevalentemente concentrate sui mercati stranieri (68% del fatturato contro il 32% dell'area italiana), la società si appresta a sviluppare singole aree di mercato. Prime aree di conquista saranno il Far east e l'Australia. «In Giappone abbiamo forti prospettive di aumento», ha detto Marco Bortoletti, vicepresidente della Fashion box industries spa, «stiamo definendo accordi distributivi con un grosso partner per l'apertura di store Replay a Tokyo e Osaka. Mentre in Australia abbiamo già firmato un'intesa con un distributore locale. E il primo passo sarà l'inaugurazione, nel primo semestre del 2003, di un monomarca Replay a Sydney. Ma in apertura abbiamo anche un altro shop, sempre in franchising, a Istanbul». Il 2003 di Replay sarà invece concentrato sugli Usa.