Il gruppo di Biella ha archiviato il primo trimestre 2002 mantenendo stabili i ricavi totali a 258,7 milioni di euro. Torna positivo il risultato operativo grazie al contenimento dei costi, ma si aggravano le perdite sulle quali pesa la crisi argentina. Fila Holding, controllata al 71,8% da Hdp e quotata alla Borsa di New York, ha chiuso il trimestre al 31 marzo con ricavi in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente, ma registrando un calo del 4% nel totale degli ordini da evadere tra aprile e settembre (nonostante l'aumento del portafoglio Usa del 26%).
Una nota positiva è il ritorno in nero del risultato operativo per la prima volta dal primo trimestre 2000 ''grazie alla razionalizzazione delle strutture, ha detto l'amministratore delegato Marco Isaia, e a un rigido controllo dei costi''. Una performance che, tuttavia, non è stata sufficiente a Fila per uscire dal tunnel: la perdita netta nel periodo considerato è stata di 31,6 milioni di euro, contro i 20,7 del primo trimestre 2001.
A pesare sul risultato, precisa una nota della società, sono stati 18 milioni di euro di differenze cambio negative in Argentina, che non è stato possibile coprire a causa delle restrizioni valutarie locali.