Tutto pronto per l’esordio. Manca solo l’ok di Bertelli e Miuccia. La decisione verrà presa nel secondo weekend di maggio. Per quei giorni sono già stati fissati gli incontri tra i vertici di Prada e i tre joint-global coordinator Deutsche bank, IntesaBci e Bnp Paribas. Ordine del giorno: il via libera, o meno, al collocamento in Borsa del luxury group milanese entro l’estate. In pratica, cioè, entro metà luglio, termine massimo per proporre un’ipo al mercato.
L’ultima parola spetta agli azionisti Miuccia Prada, con i fratelli, e Patrizio Bertelli, non disponibili a scendere sotto una valutazione di 4-5 miliardi di euro del Prada group. Di sicuro sarà il momento della verità, perché oltrepassato il 13 maggio non ci sarebbero i tempi tecnici per sbarcare a Piazza Affari entro luglio.
Secondo le notizie raccolte da 'il Mondo', i tre global coordinator spingono per l’operazione. A Bertelli hanno spiegato che il timing risulta molto favorevole, sia per l’assenza di altre ipo tra le luxury brand (c’è solo Burberry a giugno) sia per la veloce ripresa dei conti dalla batosta del settembre 2001. Tutto è pronto fin da dicembre, quando fu collocato un bond da 700 milioni di euro con diritto condizionato di conversione in azioni Prada holding nv.
Al momento dell’opv lanciata dall’olandese Itmd (oggi ha il 100% di Prada) i portatori potranno sostituire il vecchio bond con un vero prestito convertibile Prada, esercitabile per tre anni con un premio del 32% sulla media dei prezzi delle prime due settimane di quotazione.