Patrizio Bertelli, numero uno di Prada, ha detto nelle scorse settimane a Corriere Economia che con la moglie Miuccia forma una coppia di ferro e che non si separeranno. E, invece, famiglia e azienda spesso intrecciano il loro destino e per questo diventa importante capire. Soprattutto se un gruppo si appresta a entrare in Borsa; e, infatti, non è un caso che le voci su una possibile separazione siano state seguite, con discrezione, anche dalle banche d'affari. Nel mondo esistono tante imprese familiari fondate da coppie, ma nella moda – dove spesso i caratteri forti accompagnano la creatività – diventa particolarmente importante regolamentare i rapporti.
Un'altra stilista di sesso femminile, Mariuccia Mandelli detta Krizia, possiede ben il 95% della società omonima, mentre il marito-manager Aldo Pinto ne ha soltanto il 5%. Nel caso di Mariella Burani, è il marito-manager che controlla i diritti di voto del gruppo quotato in Borsa, mentre i figli possiedono la nuda proprietà della maggioranza dei titoli e la signora-stilista detiene un misero 3,2% attraverso una holding. Per la loro coppia, Walter e Mariella Burani hanno scelto il regime della separazione dei beni (in caso di divorzio ognuno ottiene i beni che gli sono intestati) come hanno fatto anche (ma si tratta di una scelta in linea con quanto avviene, più in generale, nelle famiglie italiane) Gianluigi Facchini e Paola Del Curto, della Finpart.
A differenze di altre coppie, in casa Finpart, però, né il marito né la moglie si occupano di stile, ma della gestione: la Finpart fa capo, come proprietà, a Facchini, mentre la moglie è amministratore delegato di Frette, controllata di Finpart, oltre a essere responsabile della comunicazione del gruppo.