Il gruppo ascolano Imac oggi presenterà al Micam la collezione Igi&co, primo effetto della sinergia con il gruppo Igi (proprietario di Primigi), acquisito nel maggio scorso. La novità per Igi, che ormai è la divisione perugina di Imac, è nel salto dal bambino – fascia di mercato in cui il marchio Primigi è leader – all'adulto. Si ricomincia con 100mila paia per uomo e donna che arriveranno nei negozi il prossimo autunno e l'obiettivo è arrivare in tre anni a 500mila paia.
«L'acquisizione – spiega Renato Mazzocconi, amministratore delegato del gruppo Imac – è stata fatta proprio in funzione delle sinergie possibili. Igi è fortissimo sui bambini e vende soprattutto in Italia in una fascia medio-alta di mercato, mentre Imac ha sempre avuto il suo punto di forza all'estero, dove realizza la maggior parte del fatturato attraverso la grande distribuzione organizzata in Europa centro-settentrionale, con le private label».
Il primo anno della «grande Imac» si è chiuso con un giro d'affari di 100,7 milioni di euro, con un aumento del 12,7% rispetto agli 89,3 milioni fatturati dai due gruppi (l'altro è Igi) nel 2000: in quell'anno l'utile netto di Igi era di 1,2 milioni di euro, mentre quello di Imac non arrivava a 700mila euro.