Meno telai e più vetrine. E’ questo il motto che segna Io sviluppo di Zucchi, la holding lombarda che vuole crescere aumentando il numero di negozi sparsi in tutto il mondo. Un gruppo costituito da 18 società Ieader in Europa nella produzione e distribuzione della biancheria per la casa. Tra i fattori di successo, il gruppo può contare su un efficiente rete di vendita dei marchi in Italia (Zucchi e Bassetti) e in Francia (Jalla e Descamps). Ma anche di una serie di firme in licenza in grado di completarne l’offerta quali Lacoste, Laura Ashley, Soleiado e Warner Bros oltre ai recenti accordi con Ferrari e Philippe Starck.
Quanto ai dati di bilancio, con un utile operativo consolidato nei primi nove mesi del 2001 risultato pari a 11,6 milioni di euro (erano 12,9 nel 2000), il gruppo Zucchi ha registrato una perdita di 1,5 milioni di euro contro un utile di 0,9 milioni nel corrispondente periodo 2000. Risultati anche influenzati dai maggiori ammortamenti, nonché dalla fase di riorganizzazione della nuova controllata Dorma France. «Il fatturato consolidato realizzato nei 12 mesi dell’esercizio 2001», conclude il presidente, «ha evidenziato con 385,8 milioni di euro una crescita del 2,8% rispetto i 375 dell’anno 2000».
Estero, sempre più importante nei conti di Zucchi. Infatti, la quota di fatturato export nell’esercizio 2001 è stata di 211 milioni di euro (erano 200 il precedente anno), pari al 54,7% del giro d’affari complessivo