Adriano Sartor è amministratore delegato di un'azienda atipica nel panorama della calzatura italiana: Stonefly. L'azienda di Casella d'Asolo, infatti, nata nel 1993 da una �costola� della Lotto come impresa di manager. « Il bilancio 2001 si è chiuso con oltre un milione e mezzo di paia di scarpe prodotte e un fatturato di circa 77 milioni di euro (di cui 37,2 milioni di euro dall'estero). Negli ultimi cinque anni l'azienda ha segnato una crescita ad un tasso medio del 30%: un risultato importante anche alla luce della giovane età dell'azienda stessa. Ora Stonefly è pronta a cominciare una nuova fase della propria vita, quella dello sviluppo e della crescita con l'obiettivo di entrare in nuovi segmenti di mercato».
Nel 2001 l'azienda (che, oltre a Stonefly, brand di fascia alta, detiene i marchi Golden Line, distribuito in negozi di medio livello, e Impronte, che ha un posizionamento più giovane) ha confermato la propria leadership nel mercato nordamericano ma con l'anno nuovo è decisa a crescere a 360 gradi, aprendo nuovi stabilimenti produttivi, inaugurando i primi negozi in franchising e con nuove acquisizioni.
«Abbiamo investito tre milioni di euro per l'acquisto di uno stabilimento in Bulgaria che, da quest'anno, produrrà almeno 250 mila paia di scarpe: quasi la metà della sua piena capacità produttiva. In Italia Stonefly è distribuito da un gruppo di agenti esclusivi in un network di 2 mila punti vendita. Ma quest'anno partiranno anche i primi sei negozi in franchising. E' un progetto su cui puntiamo molto e che, nel giro di qualche anno, dovrebbe poter contare un affiliato in ogni capoluogo di provincia. Crediamo anche alla diversificazione di prodotto, e ci concentreremo sulla pelletteria, ad esempio».
Sul fronte delle nuove acquisizioni, invece, Sartor è più ermetico. «Ne stiamo discutendo approfonditamente, i contatti sono in corso e, salvo imprevisti, l'acquisizione dovrebbe concretizzarsi prima dell'estate. E' un'azienda italiana, che fa un prodotto uomo e donna, ed è una realtà consolidata nel settore calzaturiero». Lo sviluppo di Stonefly, comunque, non passa per Piazza Affari. La crescita sarà per linee interne, o con nuove acquisizioni, ma facendo sempre ricorso a mezzi propri o alle possibilità che il mercato finanziario è in grado di offrire.