Netto ripiegamento per il gruppo Ppr (Pinault-Printemps-Redoute) nell'ultimo trimestre del 2001, soprattutto per quanto riguarda le attività negli Stati Uniti. E in questo contesto estremamente difficile, che avrà ripercussioni negative anche nel 2002, che il gruppo francese ha ritenuto ieri opportuno lanciare un avvertimento al mercato.
In un comunicato diramato di prima mattina, Ppr annuncia infatti che il risultato netto 2001, prima degli ammortamenti sarà in linea con quello del 2000 (pari a 900 milioni di euro), mentre quello operativo dovrebbe essere dell'ordine del 4%, rispetto a una stima del 15% a inizio anno. Ricordiamo che il gruppo contava in un aumento dell'utile netto a due cifre. Dal canto suo il fatturato di fine anno è stato pari a 27,8 miliardi di euro, con una crescita del 12% rispetto al 2000, inferiore al 15% programmato.
Quali le prospettive, dunque, per l'esercizio appena iniziato? Nel comunicato si legge che nel 2002 non si prevede alcun miglioramento della congiuntura e che le priorità dell'esercizio saranno il miglioramento dell'efficienza operativa e la riduzione dei costi, in modo da aumentare la redditività. In particolare, negli investimenti nel settore della grande distribuzione (ad eccezione di Fnac e Conforama), mentre il polo del lusso (Gucci, Yves Saint Laurent, Boucheron, Bottega Veneta) continuerà nel suo programma di sviluppo della rete commerciale, in modo da presentarsi nel 2003 e 2004 con un dispositivo di negozi rafforzato in grado di sfruttare la ripresa del mercato.