Lvmh si trasforma. Il polo francese che fa capo a Bernard Arnault ha infatti completato il processo di restyling iniziato lo scorso anno. Per passi successivi, attraverso la fusione e l'incorporazione delle differenti società che gravitavano nell'orbita della filiale italiana, si è infatti arrivati alla creazione della Lvmh fashion group Italia spa. Che a partire dallo scorso 29 ottobre è diventata un'entità giuridica autonoma, a cui fa capo il business tricolore di tutte le griffe del gruppo, da Louis Vuitton a Céline, passando per Givenchy. E successivamente si aggiungeranno anche Kenzo e Lacroix.
Secondo quanto risulta a MFF la neonata struttura punta a chiudere il 2001 con un fatturato pari a circa 200 miliardi di lire. In questo modo il giro d'affari italiano delle brand del gruppo Lvmh registrerebbe una crescita del 33% rispetto ai 150 mld dell'esercizio 2000. Presidente della neonata struttura sarà Bernardo Sanchez Incera, mentre Agostino Ropolo ricoprirà l'incarico di amministratore delegato.
Il consiglio di amministrazione, invece, oltre a Sanchez Incera e Ropolo, sarà formato da Bernard Stalla Bourdillon (secondo a.d), Marcello Bottoli, Jean-Marc Loubier e Marianne Tesler (gli ultimi tre sono, rispettivamente, presidenti generali di Vuitton, Céline e Givenchy).
sintesi dell'articolo di Giampietro Baudo a cura di Pambianconews