I dettagli dell'emissione, cioè importo, tasso e scadenza, sono oggetto di limature con gli advisor IntesaBci, Csfb e Deutsche bank. Ma in casa Prada la decisione è presa: la prossima settimana verrà presentato agli analisti il collocamento di un eurobond destinato a rifinanziare il cospicuo debito a breve accumulato dopo un'intensa campagna acquisti. Una scelta fatta col pieno coinvolgimento di tutti i soci.
Così come è ormai certa la disponibilità a fare cassa vendendo la quota Fendi (25%) fin qui gestita in un condominio problematico con Lvmh.
Negli ultimi giorni la risposta era stata sollecitata con insistenza da advisor e banche, preoccupati per l'elevata esposizione: 1.200 milioni di euro è il debito netto consolidato al 30 giugno di Prada Holding nv a cui va aggiunto, anche se fuori consolidato, l'impegno da 280 milioni di euro con IntesaBci che grava sulla controllata Itmd. Tutto sarebbe andato a posto con l'approdo in Borsa che doveva fruttare 1,3 miliardi di euro per le casse Prada e 700 milioni per Imtd. Ma dopo l'attacco alle Twin Towers il dossier è tornato nel cassetto.
sintesi dell'articolo di Daniela Polizzi e Carlo Turchetti a cura di Pambianconews