Giorgio Armani non intende, almeno per i prossimi cinque anni, ne' quotarsi ne' vendere ne' smettere di guidare il suo gruppo: a riprova del suo pieno impegno, annuncia di aver trovato un partner Usa per sviluppare un'iniziativa alberghiera e di essere ormai pronto anche a comprare qualche valido marchio della moda.
A precisare questi punti è lo stesso stilista-imprenditore, intervistato sull'Espresso (in edicola domani). Armani, come aveva spiegato alla fine di settembre in occasione delle sfilate milanesi, conferma che della quotazione in borsa ''non abbiamo bisogno'' e che la gravità della situazione internazionale ''non fermerà i miei progetti''. Tra questi, la creazione di una catena di alberghi e di resort Armani, un'idea che gli era venuta quando aveva lanciato la linea Armani Casa: ''Non faccio nomi – afferma l'imprenditore – ma ho trovato un partner''. Si tratta – spiega – di un socio statunitense che ''vorrebbe anche realizzare degli Armani resort''.
Dopo aver confermato che anche quest'anno, come nel 2000, gli investimenti ammontano a 200 miliardi di lire, Armani sottolinea di aver operato potenziando le capacità industriali (joint-venture con Vestimenta e Zegna, completamento dell'Opa su Simint, acquisto stabilimenti Gft), diversificando il prodotto (linee casa e cosmetici), rafforzando la commercializzazione (33 nuovi negozi nel mondo, nuova sede commerciale in via Bergognone a Milano). Quanto alla possibilità di fare nuove acquisizioni, pur precisando che la filosofia del gruppo è quella di comprare aziende industriali per controllare la qualità del ciclo produttivo, Armani aggiunge : ''però adesso non escluderei, se individuassi qualche nome di valore, di poter acquistare''.
sintesi dell'articolo di Roberta Filippini a cura di Pambianconews