I grandi gruppi del lusso mondiale continuano a fare i conti con il mutato ambiente retail dopo gli attacchi terroristici negli Usa. Dopo un profit warning lanciato a poche ore dai tragici fatti, Lvmh ha confermato infatti di aver registrato un netto calo delle vendite nei negozi monomarca a insegna Louis Vuitton localizzati negli Stati Uniti.
In un'intervista del quotidiano francese Le Monde a Bernard Arnault, amministratore delegato di Lvmh, è risultato inoltre che le ripercussioni degli attentati hanno varcato l'Oceano Atlantico contagiando anche i mercati europei. Anche nella rete di negozi Louis Vuitton del Vecchio continente è stata rilevata infatti una leggera tendenza al ribasso, mentre dal mercato giapponese non sono ancora giunti segnali di sofferenza, visto che continua a generare una crescita superiore al 10%.
Gli occhi di Arnault saranno puntati ora sui report di vendita dei duty-free shop, dai quali è previsto un rallentamento a causa del crollo del flusso turistico. Per il gruppo leader nel mercato mondiale dei beni di lusso queste minacce non costituiscono tuttavia una preoccupazione a lungo termine. Monsier Arnault ha mantenuto invariato infatti l'obiettivo di raddoppiare il volume d'affari in cinque anni.