Il prossimo autunno-inverno sarà la Moschino direttamente a spingere sulla disrtribuzione in Giappone. Tagilati contratti per un valore wholesale di circa 40 miliardi, Moschino si accinge ora a chiudere un 2001 positivo. Il fatturato diretto arriverà a quota 80 miliardi (include gli incassi dei monomarca di proprietà e delle royalties), mentre i ricavi dei licenziatari toccheranno quota 470 miliardi. Per un totale di 550 miliardi decisamente soddisfacente (+12% sul 2000), come conferma Marco Gobbetti, amministratore delegato della società, posseduta da Aeffe dei fratelli Ferretti al 70% e da Sportswear International per il restante 30%.
L'export pesa per il 75% e gli Sati Uniti fanno la parte del leone, con una quota del 10%, mentre in Europa il primato va alla Gran Bretagna, dove la distribuzione è curata direttamente.
Nei piani futuri del brand, la cui direzione asrtistica è in mano a Rossella Jardini, cresciuta a fianco del fondatore Franco Moschino, scomparso nel '94, ci sono nuove aperture di monomarca a Parigi, Milano, Londra e New York. Nei giorni scorsi ne è stata inaugurata una a Capri, nella prestigiosa via Camerelle.