Casa Damiani è corteggiata dai grandi gruppi del lusso fortemente interessati all'acquisizione di quote della società. La giuda del gruppo è affidata a Guido Damiani, amministratore delegato a sua sorella Silvia, responsabile dello stile e della comunicazione e al fratello Giorgio, direttore della produzione. A presiedere il gruppo è la madre Gabriella Damiani che rappresenta l’anello di continuità tra la seconda e la terza generazione. Il loro ruolo, i tre fratelli, lo mantengono per tutte le società di Casa Damiani, la capogruppo che riunisce sotto di se una decina di società, alcune nate per seguire meglio i business come Damiani International ed altre, come Alfieri & St.John e New Mood, a sé stanti, detentrici di marchi.
La Damiani ha chiuso il 2000 con 31 miliardi di fatturato, promosso da una crescita del 30%.
Una crescita dovuta soprattutto ai mercati esteri che l’anno scorso occupavano il 20% del fatturato e che in tre anni dovrebbero raggiungere il 50%. Il potenziamento del gruppo prevede l’apertura di filiali estere. Il Giappone oggi rappresenta il primo mercato estero per l’azienda ed entro fine anno sarà seguito dagli Stati Uniti mentre negli Emirati arabi entro fine anno è prevista l’apertura di una boutique monomarca in franchising.
All’interno del gruppo il marchio Damiani che occupa il 50% del fatturato seguito da Salvini, con il 30%, mentre Alfieri e Bliss rispettivamente vanno a coprire il 10%. Le prospettive per l’anno in corso sono di consolidamento, con la previsione di un fatturato che sostanzialmente rimane in linea con quello dell’anno scorso, diminuendo la quota Italia e aumentando quella estera.