I risultati aziendali continuano a essere poco entusiasmanti, ma l'azienda è risanata e il marchio della scarpa resta di grande richiamo. Così la schiera dei candidati all'acquisto è numerosa e, ormai da qualche settimana, ne fa parte uno dei leader della moda: Prada, che Patrizio Bertelli ha scatenato nella caccia di marchi con cui arricchire il portafoglio del gruppo in vista dell'esordio a piazza Affari. Gli uomini di Prada, hanno bussato alla porta del finanziere milanese Jody Vender, a cui fa capo Superga, e stanno discutendo tempi e metodi dell'acquisizione. Non è detto però che l'affare vada in porto per almeno due buone ragioni. Prima di tutto perché, oltre a Prada, si sono fatti avanti Opera, il fondo partecipato al 50% da Bulgari e guidato da Renato Preti, e la Finpart di Gianluigi Facchini.
Superga vale attualmente vendite per un centinaio di miliardi, realizzati da circa 100 dipendenti. La produzione è affidata a imprese esterne al gruppo, mentre gli occupati seguono ricerca e sviluppo, logistica, marketing.
Nonostante il marchio glorioso, l'azienda stenta a ritrovare le performance degli anni in cui ha fatto scuola. La cura Vender ha dato risultati importanti cancellando il rosso dai bilanci della società, ma il rilancio definitivo non è ancora arrivato e, anzi, il 2000 è stato meno favorevole delle attese. In più la società resta molto esposta alle oscillazioni dei cambi, in quanto fa produrre all'estero i prodotti che poi vengono commercializzati con il marchio Superga. Vender ha tagliato i rami secchi e riportato i conti sotto controllo. Ma ora l'opera va completata e le sinergie con un grande gruppo darebbero la spinta decisiva.
Per quanto riguarda Prada i contatti in corso per la Superga hanno come scenario le grandi manovre in corso per la quotazione. Nel Duemila il gruppo ha superato i 3.200 miliardi di giro d’affari consolidato, di cui metà ottenuto dal settore pelletteria. L’abbigliamento, tuttavia, è in forte crescita. Un aumento dovuto anche alla trasformazione del gruppo, che a partire dal 1998 ha diversificato rilevando i marchi Helmut Lang, Santacroce, Jil Sander, Church’s e Fendi. L’acquisto di Superga, se andrà in porto, permetterà di aggiungere un marchio importante per la crescita nell’abbigliamento casual e sportivo.