Farfetch sbarca in forze nel Middle East. Il gurppo dell’e-commerce, guidato da José Neves, ha infatti siglato una partnership con Chalhoub Group, uno dei principali player della distribuzione di luxury goods nel Medio Oriente, pronto a sfruttare il potenziale di crescita del mercato digitale della regione. Secondo stime di McKinsey, il business dell’e-commerce in Medio Oriente toccherà, entro il 2022, i 24 miliardi di dollari (circa 19 miliardi di euro). I termini economici dell’accordo in questione non sono stati resi noti. Farfetch debutterà con una piattaforma in arabo nella prima metà del 2018 e aprirà una sede operativa a Dubai entro un mese (50 le assunzioni previste entro la fine del 2018) .
“La mossa – si legge su Business of Fashion – rafforza Farfetch in un mercato chiave per il lusso e ne conferma le ambizioni di crescita globale”. L’azienda ha raccolto finanziamenti per più di 700 milioni di dollari (circa 562,5 milioni di euro) e sta cercando di incrementare la sua portata in vista della quotazione in Borsa. José Neves, che dallo scorso febbraio è affiancato, nel ruolo di co-chairman, da Natalie Massenet, ha definito l’ipo come “prossima pietra miliare per il business dell’azienda”, pur senza lasciarsi sfuggire dettagli sulle tempistiche dell’operazione. Secondo la stampa inglese, Farfetch debutterà sui listini newyorkesi il prossimo settembre, con una valutazione di oltre 5 miliardi di dollari.
“Essendo uno dei principali mercati per il lusso al mondo, il Medio Oriente ha una ovvia importanza strategica per Farfetch”, ha dichiarato Neves . “Siamo presenti in Cina (il colosso Jd.com ha acquisito per 397 milioni di dollari una quota, la cui entità non è stata definita, dell’aggregatore di e-store fashion, ndr) e a Hong Kong, in Giappone, Russia, America Latina, Corea e Stati Uniti. Il Medio Oriente era un grosso vuoto nella nostra strategia. Il piano è di far crescere questo mercato molto, molto velocemente”. Oltre al lancio della versione araba di Farfetch, la collaborazione tra il sito e Chalhoub prevede il lancio di prodotti per il solo mercato mediorientale e l’approdo, sulla piattaforma, di alcuni retailer del network di Chalhoub, tra cui Level Shoes, Level Kids e Tryano. Farfetch, infine, sfrutterà il retail network fisico in orbita al gruppo di Dubai per implementare la strategia omnichannel.
Il mercato del luxury e-commerce è relativamente giovane nel Middle East, area che è chiaramente la prossima destinazione per i massimi player del settore. Nel 2016, Yoox Net-a-porter ha siglato una partnership con Mohamed Alabbar, fondatore di Emaar Properties e Emaar Malls, controllante del Dubai Mall, mentre nel marzo 2017 Amazon ha rilevato l’e-tailer di Dubai Souq.com.