Prendi un cuore, due campioni, un forte legame d’amicizia e il gioco è fatto. Sono passati 10 anni da quando è nato il cuore rosso di Sweet Years e quello che all’inizio sembrava quasi un gioco si è trasformato in un business che muove un indotto intorno ai 45 milioni di euro. La compagine aziendale è sempre la stessa con Mauro Russo, Paolo Maldini e Bobo Vieri azionisti di maggioranza. “Amici, prima che soci”, ha voluto precisare l’AD Mauro Russo. “Il boom c’è stato quando abbiamo venduto qualcosa come 3 milioni di t-shirt su cui campeggiava il cuore, simbolo sul quale abbiamo fondato la nostra forza distintiva. Per i primi anni Sweet Year è stato un fenomeno soltanto italiano che pian piano si è esteso, grazie alla notorietà dei nostri campioni, anche all’estero a partire dal 2009 ed è sbarcato in Russia, Ucraina, Paesi Balcanici, Middle East, Giappone, Messico e stiamo provando ad entrare anche in Nord Europa”.
Nel 2012 il fatturato estero del marchio è cresciuto del 30% e per il 2013 punterà a confermare la stessa tendenza a doppia cifra. In questi Paesi la distribuzione sarà aggressiva: “Oltre all’imminente inaugurazione in Arabia Saudita del più grande store di sempre – ha continuato Russo – in Middle East si concentrerà un ambizioso programma di sviluppo retail con l’apertura di oltre dieci negozi nei prossimi quattro anni. Intensificheremo anche la presenza in Messico dove attualmente siamo attivi con shop in shop in circa una ventina di mall”.
Nato con le t-shirt, Sweet Years negli anni è diventato sempre più un marchio lifestyle attivando una politica di brand extension impetuosa con una lunga lista di licenziatari che spaziano dall’abbigliamento bambino, alle calzature, dai profumi, all’homewear. Tra le nuove partnership, che portano le licenze a quota 17, ci sono quella con Camouflage per una collezione di chewing gum dai cofanetti esclusivi, la licenza con Bike4light che annovera prodotti led per personalizzare ruote di biciclette e moto e la collaborazione con Amaranto per una linea di occhiali da sole che possono essere utilizzati di notte.
“Non abbiamo mai spremuto l’azienda per avere tutto e subito – ha concluso Maldini – abbiamo saputo aspettare e infatti siamo ancora sul mercato nonostante molte aziende siano in difficoltà”.