Lotto vara il piano di rilancio nel segno dell’omnicanalità

Andrea Tomat, patron dell’azienda di calzature proprietaria anche del marchio Stonefly, racconta i cambiamenti che di recente hanno interessato il brand veneto. A partire dal digital e da una gestione informatica adatta alle sfide multichannel, sviluppata con PwC.

A tre anni di distanza, Lotto è pronta per tirare le fila di quella che il suo proprietario, Andrea Tomat, descrive come una “trasformazione poderosa”, che ha coinvolto tutti i dipartimenti dell’azienda nata nel 1973 nel distretto calzaturiero di Montebelluna, provincia di Treviso. Il percorso, avviato nel 2015 con l’acquisizione del 40% di Stonefly (la quota è poi salita al 100% alla fine dello scorso anno), ha visto l’azienda specializzata in sportswear da un lato integrare le diverse unit dei due brand, dall’altro proiettarsi nel nuovo millennio con un pacchetto di contenuti informatici rivisitati che parlano la lingua dell’omnicanalità. “Il piano industriale e di rilancio, che è stato sviluppato insieme a PwC, ha previsto la messa a fattor comune dell’amministrazione, della contabilità e della logistica delle due aziende, oltre al potenziamento delle nostre capacità competitive nel nuovo scenario legato alle vendite digitali”, spiega l’imprenditore. “Abbiamo lavorato fianco a fianco con il team di Lotto per aiutare l’azienda nel piano di rilancio, da un lato realizzando i necessari cambiamenti del modello operativo e dall’altro definendo il piano industriale atto a cogliere le opportunità di mercato e le tendenze dei consumatori in continua evoluzione. Il lavoro di squadra e lo spirito di collaborazione tra PwC e Lotto sono stati gli elementi di forza del progetto”, racconta Omar Cadamuro, director di PwC.

Tra gli step principali di questo percorso, la razionalizzazione della supply chain e la creazione di una piattaforma digitale informatica tesa a rendere più gestibile la presenza multichannel, che includesse licenziatari, wholesaler, digital e retail, sia diretto che indiretto. “A distanza di sei mesi, possiamo dire di essre pronti a cogliere tutti i benefici che questo nuovo assetto ci offre”, prosegue Tomat. Attualmente, Lotto può contare su una distribuzione territoriale ampia, grazie alla propria presenza in oltre 100 Paesi; se l’Italia vale circa un quarto del fatturato complessivo, l’Europa nel complesso pesa per il 50%, seguita da Asia e America. Ed è proprio sull’Estremo Oriente che Lotto si sta maggiormente impegnando, anche tramite la ricerca di partner in zona. D’altro canto, come emerge dalle elaborazioni di PwC su dati Euromonitor, il mercato dell’Asia Pacific è destinato a rappresentare quasi il 50% della crescita del valore globale dello sportswear nei prossimi cinque anni, quando ci si apetta varrà nel complesso 400 miliardi di euro, con una progressione media del 7,2 per cento. Tra i driver di crescita, l’interesse dei consumatori per la salute e il benessere, con l’athleisure trend (ovvero la tendenza a indossare abiti sportivi anche in occasioni formali e casual) sempre più popolare nel mondo. Il cliente sportivo, sempre secondo il report PwC, è giovane (ma non solo), attento ai grandi eventi sportivi, premium e digitale. Proprio per questo motivo, Lotto si è impegnato in nuove sfide anche dal punto divista del prodotto, cercando di reinterpretare in chiave fashion le sneaker e l’abbigliamento, pur senza allentare il proprio legame con il mondo dello sport. “Attraverso le nostre cinque linee, rimaniamo ben ancorati all’ambito delle prestazioni tecniche, grazie alla linea Performance, senza però rinunciare al tempo libero e all’uso quotidiano dei nostri prodotti, tramite le linee Leggenda e Life’s”, spiega Tomat. “Senza dimenticare, in aggiunta, le collezioni active, caratterizzate da contenuti di benessere e comodità non indifferenti, anche grazie all’utilizzo di diversi brevetti nell’ambito dell’armortizzazione e della traspirazione del piede”. Gli eventi sportivi, il Grande Slam e i Mondiali di Calcio su tutti, rimangono molto importanti per l’azienda trevigiana, e Tomat non nasconde una certa attesa anche per i Giochi Olimpici Invernali del 2026, che si terranno tra Milano e la vicina Cortina. “Siamo certi che questa manifestazione sportiva, che peraltro si terrà a pochi chilometri di distanza dal nostro headquarter, avrà la capacità di affermare lo sport al centro della vita degli italiani”.

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