PwC: Passione Unghie accelera la crescita aprendo il capitale ai fondi

La start-up digitale ha trasformato la gestione del suo business grazie a una maggiore managerializzazione e ‘best pratice’ come il ‘risk management’, riuscendo a passare dai 34 milioni di euro del 2020 a circa 55 milioni nel 2022.

Passione Unghie è una start-up milionaria, nativa digitale al 100%, specializzata in prodotti professionali per la ricostruzione e la decorazione delle unghie. L’azienda, fondata nel 2011 a Vicenza da Christiana Asekun e Fabio Covioli, è oggi controllata, con una quota di maggioranza, dal private equity Trilantic Europe, partecipazione precedentemente detenuta da Orienta Capital Partners, e rappresenta, secondo le parole della stessa azienda, “il principale e più innovativo e-commerce nel mercato italiano dei prodotti per unghie e l’unica piattaforma di questo tipo in Europa, con sedi in Spagna, Francia, Germania e Regno Unito”. L’ingresso dei fondi ha avviato una ristrutturazione aziendale portandola da un’organizzazione familiare a una maggiore managerializzazione, al fine di incrementare l’espansione internazionale. “L’apertura del capitale ha favorito la trasformazione della gestione del business – esordisce a Pambianco Beauty Antonio Donà, general manager di Passione Unghie -. La riorganizzazione ha previsto l’innesto di risorse umane e finanziarie per accelerare il processo di ‘digital transformation’, già avviato essendo noi presenti essenzialmente online, ma integrato sul fronte dei sistemi IT”.

La struttura aziendale, grazie al supporto dei fondi, si è stratificata con l’ingresso di personale qualificato mentre, in tema di controllo finanziario, si è velocizzata la crescita: “siamo passati da 34 milioni di euro nel 2020 a 43 milioni nel 2021 e a circa 55 milioni nel 2022 – afferma Donà -, ma soprattutto abbiamo capito i meccanismi che ci hanno portato a queste positive performance grazie a strumenti di ‘advanced analytics’ e ‘reporting’ che prima non avevamo”. L’azienda ha assunto, nel tempo, un punto di vista diverso, coinvolgendo nel Cda e nella gestione del business sia soci sia advisor indipendenti specialisti del mondo digital o beauty.

Tra le strategie promosse dai fondi anche la messa in atto di ‘best practice’ di ‘risk mitigation’, un approccio che punta a diversificare l’approvvigionamento di servizi e prodotti al fine di ridurre il rischio di rallentamenti in situazioni critiche, come è successo in pandemia. “Abbiamo una supply chain molto internazionale – prosegue il general manager – che importa prodotti da quattro continenti, ma il Covid ha evidenziato gap in merito al nostro approccio ‘mono o dual sourcing’, stiamo dunque cercando di ampliare il panel dei nostri fornitori per ridurre il rischio di rimanere coinvolti nelle turbolenze internazionali”. Passione Unghie sta lavorando alla costruzione di una nuova brand identity che porterà il focus della fornitura di prodotti professionali per unghie a una proposta di vere e proprie esperienze digitali per tutto il mondo beauty. “Siamo il brand ‘nails’ numero uno in Europa, ora puntiamo a diventare sempre più internazionali, aumentando la penetrazione nel segmento b2b professional”, anticipa Donà.

Osservando il mercato beauty, Passione Unghie conferma l’importanza del proprio posizionamento online, in quanto questo canale sta crescendo maggiormente rispetto all’offline. “Il Covid ha dimostrato il ‘lipstick effect’ che mostra la resilienza del settore beauty rispetto alle crisi internazionali – spiega Donà -, ma per essere competitivi è diventato irrinunciabile impegnarsi in ottica sostenibile, dalla composizione dei prodotti con ingredienti naturali alla gestione del packaging con materiali riciclati o di natura organica, fino ai servizi di consegna con mezzi a basso impatto ambientale o forme di groupage”. Infine, il general manager, sottolineando come la vendita di prodotti per Passione Unghie oggi sia intermediata dal sito internet, evidenzia quanto sarà necessario in futuro creare punti di contatto diretto con il cliente finale. “Abbiamo una community Facebook con oltre 150mila membri e un alto livello di engagement – conclude – ma il contatto solamente digitale non basterà più, servirà un rimando tra online e offline”.

Il caso di Passione Unghie è uno degli esempi di operazioni di m&a sempre più frequenti nel settore cosmetico, come rileva una ricerca di PwC, che con la realtà di ‘nails’ sta vagliando una partnership per le attività tecnologiche di mantenimento e sviluppo del sistema gestionale: dopo le sette acquisizioni registrate nel 2022, già a inizio 2023 se ne contano due con Goovi passato a Sodalis e Harbor a Naturalia Tantum. L’apertura del capitale sembra, dunque, essere scelta sempre più come acceleratore ai progetti di crescita. “La sfida delle ridotte dimensioni d’impresa può essere sorpassata da un’accorta apertura del capitale ad attori che apportano non solo risorse finanziarie ma anche capitale umano – ha spiegato Erika Andreetta, Emea Fashion & Luxury leader e partner di PwC Italia -. Come consulenti siamo quotidianamente impegnati a supportare le aziende in questo percorso che diventa strategico e operativo allo stesso tempo, toccando tutti i settori dell’impresa per creare valore in ottica internazionale”.

Erika Andreetta, Emea Fashion & Luxury leader e partner PwC Italia

Antonio Donà, general manager di Passione Unghie

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