Premier Tax Free Ottobre 2015

 

STATISTICHE PREMIER

Lo shopping Tax Free in Europa. Variazione delle vendite alle principali 15 nazionalità di Shopper internazionali a settembre 2015 rispetto a settembre 2014.

1PTF European stats Pambicanco Oct 15

– Settembre ha visto un incremento nella spesa da parte delle principali nazionalità di Shopper internazionali (ad eccezione della Russia) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

– I Cinesi, hanno incrementato la loro spesa del 14% rappresentando il 28% della spesa totale nel mese di settembre.

– In Italia la crescita delle vendite ai Cinesi è stata del 21%.

– Gli Shopper dagli Stati Uniti ora superano quelli dalla Russia e hanno incrementato la loro spesa del 17% rispetto a settembre 2014.

(Fonte: Premier Tax Free settembre 2015. Le destinazioni europee per lo shopping tax free considerate sono: Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Austria, Portogallo, Svizzera, Repubblica Ceca, Irlanda e Olanda).

INSIGHT PREMIER

Perché gli Indiani non si sono innamorati dei marchi occidentali del lusso tanto quanto i Cinesi?

È una domanda frequente nel mondo del lusso: perché una delle due nazioni più popolose del pianeta spende 15 volte di meno dell’altra per l’acquisto di beni di lusso occidentali?

1PTF India Luxury Brands article Pambianco

Entrambe hanno un’economia in forte crescita, con le seguenti previsioni sulla crescita del PIL:

– India +7,3% nel 2015 e +7,5% nel 2016

– China +6,8% nel 2015 e +6,3% nel 2016

(Fonte: Fondo Monetario Internazionale)

Entrambe hanno una popolazione intorno agli 1,3 miliardi di persone, ma le somiglianze finiscono qui. I dati suggeriscono che:

–  mentre l’India rappresenta solo il 2% della spesa complessiva in beni di lusso;

– la Cina rappresenta costantemente circa il 30% della spesa totale.

India e Cina non potrebbero essere più diverse sotto tanti aspetti.

La differenza di appetito per i marchi occidentali di lusso da parte di queste due nazioni è stata sintetizzata con tre motivi princpipali: due pratici e uno storico-culturale:

  1. Tecnologia:

A partire dal 2014, solo il 19% degli Indiani ha avuto accesso ad Internet, contro il 46% dei Cinesi, e il 59% dei Russi, gli altri grandi amanti del lusso. Internet può superare tutti gli ostacoli alla conoscenza (cattivi trasporti, limiti mediatici e nelle comunicazioni, censura governativa) per fornire informazioni e scatenare il desiderio di una vita migliore.

  1. Infrastrutture di marca:

In India, c’è una mancanza del  tipo di infrastrutture fisiche indispensabili ai brand del lusso, incluse strade eleganti e centri commerciali esclusivi. In Europa, il lusso è associato a luoghi come via Montenapoleone e Old Bond Street; a San Paolo e Tokyo con centri commerciali impeccabili, mentre l’India non ha ancora nulla di simile.

Perciò Louis Vuitton ha solo 4 negozi in India (per lo più in complessi alberghieri), e oltre 40 in Cina. Gucci ha sviluppato la sua rete di negozi in Cina da soli 5 nel 2004 agli oltre 75 di oggi, sparsi in 34 città – l’India ne ha soltanto 6.

Per combattere questa mancanza di spazi commerciali esclusivi, Lacoste, che ha già un negozio all’aeroporto di Bangalore, ha recentemente annunciato la prossima apertura di 8 nuovi punti vendita in India, ma 4 si trovano in aeroporti. Le strade vivaci indiane non sono adatte a sedurre i consumatori del lusso – o a vendere polo immacolate.

  1. Percezione dei marchi di lusso:

Non vi è alcuna necessità di marchi occidentali del lusso nella mente di molti Indiani. Essi hanno già i loro marchi di lusso.

Il comunismo e la Rivoluzione Culturale, hanno devastato le classi aspirazionali sia in Russia che in Cina, facendo tabula rasa per una nuova corsa allo sfoggio del proprio status. Invece in India, il sistema delle caste crea una gerarchia molto definita e gli Inglesi hanno coltivato alleanze nell’alta società indiana, che rimangono tuttora intatte. Invece di cancellare l’alta società e gli intellettuali, li hanno spesso sostenuti.

Se si desidera il lusso indiano, c’è sempre una varietà locale. Si potrebbe pensare che la moda di Parigi sia esageratamente costosa, ma nel 2008 il sari di seta più costoso fu venduta per 3.931.627 rupie indiane (ca. €55.000). Il sari era fatto da sete Chennai e caratterizzato dalla riproduzione di 11 dipinti del famoso artista indiano Raja Ravi Varma. L’immagine principale è una riproduzione della famosa “Galassia dei musicisti” di Varma. La sua costruzione ha richiesto 4760 ore e contiene 59 grammi d’oro, un diamante da tre carati, uno zaffiro da cinque carati, e 120 milligrammi di platino.

Storicamente, gli indiani hanno sempre viaggiato all’interno del proprio paese, dato che pochi potevano permettersi di andare in Europa e che quelli che lo facevano avevano comunque dei redditi relativamente bassi e andavano prevalentemente a visitare i parenti. Ciononostante negli ultimi tempi si sta notando che indiani più abbienti hanno incominciato a vistare l’Europa ed i numeri stanno crescendo rapidamente. Con l’aumento della diffusione di internet e l’influenza che i viaggi in Europa stanno avendo, i giovani Shopper indiani si affacciano sempre più spesso ai punti vendita dei marchi del lusso occidentali.

In futuro vedremo quindi sempre più giovani benestanti indiani combinare il loro amore e rispetto per il lusso indiano, con i più eccentrici marchi europei come Gucci, Saint Laurent e Chanel.

INDUSTRY NEWS

Un nuovo sito internet pensato per raggiungere ancora più Shopper in tutto il mondo

Con un design accattivante ed una navigazione semplice e moderna, il  nuovo sito di Premier Tax Free è completamente mobile-responsive ed offre utilissime informazioni sia agli Shopper (in tre lingue) che agli Esercenti (in cinque lingue).

1PTF website re-design Pambianco Oct

Progettato per fornire ai clienti internazionali un accesso facile e veloce ai contenuti desiderati, presenta funzionalità chiave come ad esempio “How to shop Tax Free” con dettagliate informazioni sulle procedure nei diversi paesi, “Track my refund” per verificare quando il proprio rimborso dell’IVA verrà effettuato nonché suggerimenti su dove fare lo shopping Tax Free.

Il nuovo sito presenta anche contenuti editoriali che promuovono lo shopping Tax Free, con consigli utili e link alle pagine dedicate ai marchi partner, le quali contengono video esclusivi e mappe per raggiungere i negozi.

Subito dopo il lancio della piattaforma in inglese(.com) sono state lanciate anche quella in cinese (.cn) e russo (.ru).

Raoul Defant, direttore marketing di Premier Tax Free, ha dichiarato “Il nostro team di digital marketing ha sviluppato un’efficace strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca che consentirà di coinvolgere ancora più Shopper internazionali nelle fasi pre-viaggio e di pianificazione degli acquisti, offrendo così ai nostri partner la piattaforma ideale per promuovere i loro marchi, i loro prodotti ed i loro punti vendita”.

Per maggiori informzioni su premiertaxfree.com, cliccate qui

Premier Tax Free

Con oltre 30 anni di esperienza e attività in 31 paesi, Premier Tax Free è una delle principali società di Shopping Tax Free al mondo. Fornisce agli Shopper internazionali un rimborso dell’IVA facile, veloce e sicuro e servizi di “cambio dinamico della valuta” per gli acquisti fatti con carte di credito Visa e MasterCard.

Per ulteriori informazioni sui nostri servizi, cliccate qui

www.premiertaxfree.com
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