PwC: la Moda approccia il Metaverso. Una nuova sfida dalle possibilità illimitate

Per la prima volta il fashion luxury può dare libero sfogo alla creatività grazie all’abbattimento delle frontiere fisiche. Le opportunità di interazione sono illimitate e, come delinea PwC Italia, occorre ideare nuove strategie ad hoc.

Niente inviti né file all’ingresso e posti assegnati. Durante la prima edizione della Metaverse Fashion Week il mondo della moda si è davvero aperto al pubblico e non solo agli addetti ai lavori. Sfilate ed eventi da seguire online sulla piattaforma Decentraland attraverso il proprio avatar. È questo il futuro del fashion? La società di consulenza PwC Italia conferma che il Metaverso rappresenta un’opportunità di business importante per la moda e per il lusso, non si tratta solo di una tecnologia ma di un’evoluzione del paradigma digitale attuale che si consolida in un mondo virtuale in cui le persone hanno identità diverse rispetto al mondo reale. È il luogo dove è possibile incontrarsi, giocare, fare shopping e apprendere attraverso un avatar, in un continuum con il mondo fisico. È un cyberspazio fatto di realtà immersiva che utilizza pc, smartphone, Augmented Reality e Virtual Reality per creare una realtà completamente immersiva, in cui le esperienze sensoriali hanno valore e importanza. Questa evoluzione è già rilevante da un punto di vista di business ma richiederà tra 5 e 10 anni per esprimersi nella sua pienezza; i marchi però non possono ignorarla fin da subito anche se siamo ancora ad uno stadio iniziale. Per i brand l’opportunità è duplice; da una parte la possibilità di ingaggiare in maniera profonda e creativa una audience molto giovane, dall’altra generare nuovi revenue streams tuttora inespressi. La Gen Z (10-24 anni) trascorre in media 4,5 ore online al giorno, è alla ricerca di spazi virtuali in cui esercitare la propria creatività, giocare, fare shopping, comunicare e sperimentare. L’80% dei fruitori del Metaverso attuale ha tra i 10 e i 20 anni e seppure vi siano spazi come Decentraland dove l’utente è anche sopra i 30 anni, rimane un target molto giovane. La Gen Z nel 2035 rappresenterà il 40% del mercato del lusso e contribuisce al 130% della crescita da oggi al 2035. Bastano queste cifre per capire quanto sia necessario per la moda investire nel Metaverso.

Lo conferma Stefano Rosso, co-fondatore e CEO di D-Cave, piattaforma lifestyle della comunità dei gamer: “Il Metaverso è una nuova frontiera di interazione; delinea uno stile di vita fatto di aspetti sociali in spazi virtuali e non più fisici. È una grande opportunità perché permette di raggiungere nuove frontiere in termini di espressione, senza limiti fisici. Proprio per questo il mondo della moda può dare massimo sfogo alla propria creatività, realizzando progetti impossibili per la realtà tradizionale. Penso ad abiti fatti di fiamme, luce, acqua; svaniscono le barriere produttive ed è possibile ampliare lo spettro di possibilità a disposizione di un designer. Non credo sia accurato quando gli stilisti cercano di riproporre gli stessi indumenti del mondo fisico all’interno dei Metaversi, potrebbero fare un esercizio in più di fantasia per esprimersi in maniera più aperta”. Le interazioni non sono però destinate a restare online, ma travalicheranno i limiti tradizionali: “Ritengo – continua Rosso – ci saranno sempre più un mondo virtuale e reale che si intersecheranno, come è successo con e-commerce e retail, all’inizio sembravano antagonisti e poi le dinamiche si sono incrociate. Andremo nella stessa direzione: compreremo asset digitali attraverso criptovalute a cui potrebbero essere associati item fisici. Ciò potrebbe anche aiutare il mondo reale a produrre meglio, fare un made to order sulla base della vendita degli asset digitali. Ad esempio con D-Cave abbiamo appena lanciato una collaborazione con Bulova, chi acquista il modello NFT ha accesso anche a un orologio fisico”.

Erika Andreetta, partner PwC Italia responsabile dei servizi di consulenza nel mondo retail & consumer goods con focus sul mercato del luxury&retail, illustra l’approccio strategico della società di consulenza: “In un contesto in cui le opportunità tecnologiche abbondano, i brand si stanno chiedendo quale sia l’approccio giusto per entrare nel metaverso e come massimizzare le opportunità. Partendo da una lunga esperienza in ambito di Digital Transformation, PwC Italia ha sviluppato una proposta end-to-end che permette di avere strategia, servizi di sviluppo, soluzioni tecnologiche e creatività tutte sotto lo stesso ombrello, tenendo conto degli obiettivi di medio e lungo termine dell’azienda e del suo grado di maturità. La proposta parte dalla consapevolezza che ogni brand è unico ed è necessario sviluppare esperienze coerenti con il posizionamento del brand e il suo tono di voce, definendo attivazioni ed iniziative in linea con le specificità del marchio e la sua clientela. La strategia viena così implementata dalla creatività fino agli sviluppi tecnologici, senza trascurare le implicazioni legali, fiscali e contabili che il Metaverso comporta (GDPR, Intellectual Property, pagamenti in criptovalute, registrazioni contabili etc.) e senza dover ricorrere ad una molteplicità di partner e fornitori”.

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