Dallo slogan ‘It’s about fucking time’ al manifesto ‘Save what you love’ narrato da Helen Mirren, ispirato al libro ‘The end of the end of the earth’ dell’autore e birdwatcher Jonathan Franzen. Stella McCartney continua la sua battaglia ambientalista durante la fashion week parigina e torna a sfilare al Marché Saxe-Breteuil mixando moda e messaggi ecologisti.
Le modelle sfilano con le copie del The Stella Times, una sorta di quotidiano distribuito a tutti gli invitati che aggiorna i progressi raggiunti dalla maison inglese. Ad esempio questa stagione il prêt-à-porter è realizzato con materiali ecosostenibili al 91 per cento, “un risultato really fucking amazing, nessun’altra casa di moda arriva a tanto’, dichiara a gran voce McCartney dopo lo show . Non mancano anche i rimandi alla recente campagna autunno/inverno 2024 ‘It’s about fucking time’, al lancio della nuova borsa veg ‘Stella Ryder’ dalla forma ispirata alla schiena di un cavallo, animale preferito della designer. L’accessorio è intrecciato a mano in versioni animal-free di suede, coccodrillo, a base di scarti di mela Uppeal ed edizioni perforate in materiali riciclati da bottiglie d’acqua. Un’edizione argento è in Hydefy, un’innovazione realizzata con funghi e derivati della canna da zucchero. Il magazine rende nota anche la nuova collaborazione della maison con Adidas attraverso le sneakers vegane ‘Rasant’.
La sfilata primavera/estate 2025 è una celebrazione e un invito all’azione per gli uccelli, presentando una collezione realizzata senza danneggiare una singola creatura. Gli uccelli non sono solo protagonisti della colonna sonora, ‘When doves cry’ di Prince, ma prendono il volo come stampe di colombe dipinte a mano in seta organica. Le tute in rete presentano due uccelli origami di seta sul busto. Le colombe sono scolpite in oro e argento riutilizzando rifiuti elettronici e medici, creati in collaborazione con ‘886’ di The Royal Mint.
“Il nostro punto di forza – ha dichiarato alla stampa nel backstage la stilista – è vedere le cose da una prospettiva diversa, ad esempio guardare al miliardo e mezzo di uccelli che vengono uccisi ogni anno dal sistema moda. Gli uccelli per me rappresentano libertà, pace, purezza. Questa sfilata ruota intorno al concetto di ‘elevazione’, avere una sorta di ‘leggerezza del tocco’, una femminilità che trova il giusto compromesso con la mascolinità. Siamo un marchio concentrato sulla sostenibilità e l’essere cruelty free, elementi che devono andare a braccetto con il mio lavoro di fashion designer in quanto vorrei che tutto risultasse effortless, la mia ispirazione cerca di essere il più fedele possibile a questa filosofia. I nostri clienti sono molto curiosi e vogliono essere informati, ecco perché abbiamo pubblicato The Stella Times ricco di news sulle innovazioni”.
La collezione include molti completi sartoriali composti da giacche maschili dalle spalle decise e blazer lunghi e femminili abbinati a pantaloni voluminosi, Drappeggi fluidi sono visibili su minigonne e abiti, pelle vegana e gonne che si ripiegano su se stesse. Le trasparenze sono assicurate dagli chiffon di seta organica stropicciati e negli abiti asimmetrici annodati. I maglioni ‘Cloud’ sono realizzati con un filato di nylon riciclato e riciclabile, rigenerato da bottiglie e tappi di plastica. Ad applaudire la collezione molte star tra cui le attrici Juliette Binoche e Natalie Portman, la regista Greta Gervig e il campione olimpico Tom Daley.