Secondo l’ultimo report di Deloitte ‘Deloitte Swiss Watch Industry Insights 2024: Spotlight on India’, l’India rappresenta il prossimo mercato in crescita per i segnatempo svizzeri, grazie all’espansione della classe media e all’aumento della spesa dei consumatori. Il rapporto fa il punto a seguito dell’eliminazione graduale da parte del Paese asiatico delle tariffe di importazione sugli orologi svizzeri dal 22% allo 0% in seguito alla ratifica di un accordo commerciale con l’Associazione europea di libero scambio (Efta) di marzo. Si prevede infatti che questa mossa sbloccherà un vasto potenziale di crescita per l’industria orologiera in una delle economie in più rapida crescita al mondo.
L’accordo è stato ratificato il 10 marzo 2024 e questa data rappresenta oltretutto una pietra miliare nel commercio internazionale, poiché segna il giorno in cui l’India ha firmato il suo primo accordo di libero scambio (Fta) con un partner europeo. Dopo 16 anni di negoziati, l’Associazione europea di libero scambio – che comprende Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein – ha firmato un accordo di partenariato commerciale ed economico con l’India per rafforzare il commercio bilaterale. Una disposizione fondamentale di questo accordo è appunto la graduale riduzione dei dazi doganali indiani sulle importazioni di orologi svizzeri dal 22% allo 0%, in sette rate annuali di pari importo, a partire dalla data di entrata in vigore dell’accordo.
Come riporta Luxury Tribune, l’India è diventata un mercato di crescita cruciale per i marchi di orologi di lusso e premium, trainata dal crescente potere di spesa della sua popolazione benestante. Nel 2023 la nazione ha importato orologi per un valore di 219 milioni di franchi svizzeri (circa 232 milioni di euro). Sebbene ciò abbia rappresentato meno dell’1% delle esportazioni globali di orologi svizzeri, la traiettoria di crescita è notevole: l’India ha infatti registrato un aumento del 39% delle importazioni di orologi svizzeri rispetto al 2021.
Il report di Deloitte approfondisce il crescente interesse per gli orologi di fabbricazione svizzera, in seguito all’aumento della capacità di spesa dei consumatori. Nonostante le complessità normative del mercato, tra cui la struttura fiscale e le norme sugli investimenti esteri, la facilità di fare affari in India sta complessivamente migliorando. Ciò offre alle aziende svizzere un’opportunità tempestiva e promettente per espandere la propria presenza e capitalizzare la domanda di orologi in una delle economie più dinamiche del mondo. La rapida crescita dell’economia indiana, che si prevede supererà il 6% nel 2024 e nel 2025, sta determinando l’espansione della classe media e l’aumento della domanda di prodotti aspirazionali, offrendo un’opportunità per gli orologi di produzione svizzera. Nell’analisi si legge che il mercato dei beni di lusso in India, attualmente valutato a circa 7 miliardi di dollari (6 miliardi e 200mila euro), dovrebbe raggiungere circa 30 miliardi di dollari entro il 2030, trainato dalle giovani generazioni. Inoltre, l’aumento della spesa dei consumatori, in particolare attraverso l’e-commerce, si osserva nelle città satellite e nei centri minori accanto alle grandi città.
Inoltre, il mercato indiano mostra un potenziale di crescita nel mercato degli orologi usati certificati, con oltre il 50% dei consumatori intervistati che si dichiarano interessati all’acquisto di orologi usati.
Come riporta Deloitte, i marchi di orologi hanno quindi adattato l’offerta ai gusti indiani, con segnatempo in edizione limitata e modelli specifici per l’India lanciati da Franck Muller e Jacob & Co. Marchi affermati come Omega e Rado hanno rafforzato la loro presenza in India nominando attori di Bollywood come ambasciatori del marchio. Tuttavia, l’ambiente commerciale indiano continua a presentare delle sfide: le complessità del mercato e i requisiti normativi incidono sulla redditività delle imprese, influenzando le strategie dei marchi globali che entrano nel mercato.
Il nuovo accordo commerciale tra la Svizzera e l’India migliorerà dunque l’accesso al mercato degli orologi svizzeri riducendo gradualmente i dazi doganali nell’arco di sette anni. L’accordo offrirà un migliore accesso al mercato per i beni industriali esportati dalla Svizzera in India, consentendo alle aziende svizzere di risparmiare fino a 166 milioni di franchi svizzeri all’anno in dazi doganali. Inoltre, il deal rafforzerà il concetto di ‘Swiss-made’, fornendo miglioramenti significativi alla protezione del criterio ‘Swissness’. Tuttavia, segnala lo studio, per riuscire a navigare tra le complessità normative è necessaria una strategia ben strutturata e a lungo termine e la collaborazione con i partner locali per una presenza di successo nel crescente mercato indiano degli orologi.