Moncler pensa in grande e punta agli Usa. Il marchio italiano ha appena annunciato la firma di un contratto di locazione per l’apertura di un nuovo flagship store sulla Fifth Avenue, un progetto – si legge nella nota dedicata – “che riflette l’impegno di Moncler nel mercato statunitense e mira a consolidare ulteriormente l’impatto e la presenza del brand nel Paese”.
Lo store, situato nel celebre General Motors Building al 767 della nota arteria newyorkese e la cui apertura è prevista per l’inizio del 2026, sarà il più grande della rete monomarca globale di Moncler e, dopo i lavori di ristrutturazione, si estenderà su oltre 2.200 metri quadrati distribuiti su due piani. “La prestigiosa location offrirà un’esperienza di brand unica non solo ai newyorkesi, ma anche alle community da tutto il mondo che vorranno immergersi, scoprire e vivere l’essenza del brand Moncler”.
L’operazione segue dunque la volontà di rafforzarsi in un mercato che nello scorso semestre, solo per il brand Moncler e contando le Americhe, era cresciuto di otto punti percentuali registrando il terzo miglior risultato dopo le crescite del mercato asiatico (+19% includendo Apac, Giappone e Corea) e della regione Emea (+12%). Complessivamente, il marchio Moncler aveva visto le proprie vendite progredire del 15% rispetto ai primi sei mesi del 2023, superando il miliardo di ricavi. Mentre a livello di gruppo il turnover superava gli 1,23 miliardi di euro.
La notizia del maxi opening arriva a pochi giorni dall’ingresso di Lvmh nel gruppo italiano, che ha visto il colosso francese acquisire a quota del 10% di Double R, holding di proprietà di Remo Ruffini che fa capo a Ruffini Partecipazioni Holding, e tramite la quale l’imprenditore italiano è maggiore azionista (15,8%) della sua Moncler. L’operazione risulta equamente vantaggiosa per le due parti: da un lato Lvmh continua ad espandere il suo portafoglio di investimenti entrando seppur in minoranza nel capitale di un gruppo leader come Moncler; dall’altro Ruffini garantisce al gruppo la stabilità necessaria a non rendere contendibile il brand, oltre che rafforzare la sua posizione di azionista di maggioranza del marchio, che ha rilevato nel 2003 e condotto al successo, con l’obiettivo di rinsaldarne la solidità al fianco di un valido alleato di lungo periodo che supporti le ambizioni del gruppo.