Cala il sipario sull’edizione numero 104 di Lineapelle, che ha contato 23.800 operatori professionali nei tre giorni tra il 17 e il 19 settembre. Tra questi, i buyer sono stati 17.573, di cui il 57% italiani e il 43% stranieri, provenienti da 112 Paesi. Il risultato segna un “fisiologico calo degli ingressi” che, spiega la kermesse dedicata al mondo conciario nella nota, “rientra nelle attese conseguenze di una lunga fase economica negativa”. Il numero di visitatori si colloca, infatti, al di sotto di quello raggiunto lo scorso febbraio, che aveva contato 25.376 operatori (-6%).
Sotto il profilo delle provenienze, in calo l’affluenza dei visitatori italiani, compensata da una maggior vitalità di quelli stranieri. In particolare, sono state “significative” le performance degli operatori in arrivo da Stati Uniti, Cina, India, Polonia, Brasile, Messico. In flessione Francia, Spagna, Germania.
Sotto i riflettori le proposte di 1.261 espositori tra concerie, produttori di accessori, componenti, tessuti e materiali sintetici provenienti da 43 Paesi, sullo sfondo di un momento complesso per il settore conciario, che si è lasciato alle spalle un primo semestre in calo del 3,1% in valore.
La manifestazione si è tenuta in sinergia con Simac Taninng Tech, il salone internazionale della tecnologia per i settori della conceria, della calzatura e della pelletteria che a Fiera Milano Rho ha raggiunto la sua 50esima edizione.
Il prossimo appuntamento con Lineapelle è previsto per il prossimo anno, dal 25 al 27 febbraio 2025 e sarà dedicato alla stagione estiva 2026.