Tra i co-founder della start-up tech c’è il popolarissimo chef, che racconta cosa rappresenta per la moda, e non solo, l’introduzione del passaporto digitale sul mercato.
Nel panorama della moda, l’innovazione tecnologica sta aprendo nuove strade verso la sostenibilità e la trasparenza. Una delle soluzioni più promettenti in questo contesto è il Digital Product Passport (DPP) di Bcode, un’innovazione che permette di rivoluzionare non solo il modo in cui i prodotti vengono tracciati e gestiti ma anche la relazione con i consumatori in fase di acquisto ed utilizzo del prodotto. Per approfondire questo argomento, abbiamo intervistato Alessandro Borghese, celebre chef e co-founder di Bcode, che ci ha parlato del DPP e del suo impatto sul settore moda.
Alessandro, siamo abituati a vederti nei panni dello chef, ma oggi parliamo di tecnologia, innovazione e Digital Product Passport, come mai?
Non sono solo uno chef ma sono anche un imprenditore digitale. Qualche anno fa, insieme ad alcuni amici ho co-fondato Bcode, spinoff del politecnico di Milano che si occupa di blockchain ed AI. Come chef, sono abituato a lavorare con ingredienti di alta qualità e a garantire la trasparenza delle mie creazioni. Questa filosofia si sposa perfettamente con l’idea del Digital Product Passport che abbiamo sviluppato in Bcode. Il mio ruolo in Bcode è quello di aiutare a comunicare l’importanza della trasparenza e della tracciabilità.
Cos’è il Digital Product Passport (DPP) e come funziona?
Si tratta di una soluzione basata su blockchain che permette di tracciare l’intero ciclo di vita di un prodotto,
dalla produzione al consumatore finale. Questo significa che ogni volta che un prodotto viene modificato, l’informazione è registrata nel DPP, rendendo impossibile alterare o falsificare i dati. Inoltre, grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale nel DPP di Bcode, i brand possono interagire con i propri utenti proprio mentre i consumatori hanno in mano il prodotto e ne stanno valutando l’acquisto tramite una Chat AI, o ancora quando hanno già acquistato il prodotto e vogliono capire come utilizzarlo al meglio. Il DPP sarà obbligatorio in tutti i prodotti legati al mondo fashion & beauty ed immessi nel mercato europeo entro la fine del 2026. Con Bcode le aziende trovano già un software as a service pronto all’uso dove poter collegare i dati dei propri prodotti e creare Digital Product Passport.
Perché la trasparenza è così importante nel settore della moda?
La moda è un settore complesso con una lunga catena di fornitura. Senza trasparenza, è difficile per i consumatori sapere se un prodotto è stato realizzato in modo etico e sostenibile. Problemi come la
contraffazione e le condizioni di lavoro non etiche sono ancora molto diffusi e il DPP aiuta a risolverli offrendo una visibilità completa su ogni fase della produzione. I dati contenuti nel DPP, inoltre, non sono soltanto dichiarati dal produttore, ma sono certificati su blockchain e questa operazione ha validità legale.
I benefici dell’utilizzo del DPP per i brand di moda sono davvero molteplici…
In primo luogo, il DPP di Bcode aumenta la fiducia dei consumatori, poiché possono verificare l’autenticità delle informazioni e la provenienza dei prodotti. Inoltre, aiuta i brand a conformarsi alle normative europee sulla sostenibilità, riducendo i rischi di sanzioni. E sempre grazie alla nostra soluzione ed all’introduzione dell’AI, i brand possono anche interagire in modo efficace con i propri consumatori proprio nel momento in cui prendono in mano il loro prodotto. Ed anche la base dati utilizzata dall’intelligenza artificiale che dialoga con i consumatori viene certificata su blockchain.
Hai esempi di brand che hanno adottato il DPP e i loro feedback?
Abbiamo collaborato con un noto marchio di cosmetica, italiano, Everline di Nee Make UP, che ha implementato il DPP per alcune linee dei loro prodotti. I feedback sono stati estremamente positivi. Un altro esempio è la moto limited edition di Aprilia Racing, brand di cui siamo partner tecnologico e che ha introdotto l’utilizzo della tecnologia Bcode e del DPP sulla propria moto.
Qual è la tua visione per il futuro del DPP e come pensi che influenzerà il settore moda?
Vedo un futuro in cui il DPP diventa lo standard per tutte le industrie, non solo per la moda. La nostra visione è di espandere l’uso del DPP a nuovi settori e di integrare l’utilizzo di ulteriori tecnologie per migliorare ulteriormente la tracciabilità, sostenibilità ed interazione con gli utenti. Credo che questo strumento possa veramente trasformare il modo in cui i prodotti vengono percepiti e gestiti, portando a un mondo più trasparente e responsabile.
Il Digital Product Passport di Bcode rappresenta una svolta importante nel percorso verso una maggiore trasparenza e sostenibilità nella moda. Grazie a questa innovazione, i consumatori possono finalmente avere la certezza di acquistare prodotti autentici e possono interagire in tempo reale coi brand. Invitiamo tutti a scoprire di più su Bcode e a unirsi a noi in questa rivoluzione.