Continua lo slancio di Manzoni 24. Dopo aver archiviato un incremento delle vendite del 25% nello scorso full year, il marchio che fa capo a Condorpelli Spa guarda positivamente anche alla prima metà del 2024 con ricavi (guardando nello specifico ai dati di fine agosto) in crescita del 20% sul 2023. “Un risultato eccezionale vista la situazione mondiale del settore”, ha commentato Sergio Zanini, proprietario, insieme al fratello Alessandro, della label, le cui collezioni primavera/estate 2025 – continua il manager – “sono andate molto bene, sia per la donna che per l’uomo”.
A sostenere la crescita del fashion brand (che da alcune stagioni ha appunto inserito il menswear e una capsule bambina) è l’andamento positivo dei suoi mercati chiave, come Corea, Francia e Germania, ma anche la “performance notevole” del Giappone e il balzo, “in termini percentuali più che nel peso di fatturato”, riscontrato nei Paesi Arabi. Come per ogni stagione l’obiettivo del marchio rimane offrire ai propri clienti – sottolinea Zanini – “un abbigliamento dalla qualità superiore e percepibile a prima vista”, che si distingue per l’uso di materiali eccellenti, per il taglio sartoriale, dettagli preziosi e per cuciture a vista come nel double – “che è uno degli elementi più riconoscibili del brand Manzoni 24”.
Per la collezione primavera/estate donna 2025 il prezioso made in Italy di Manzoni 24 si sviluppa su una palette di colori pastello, malvarose, apple green, lavender oltre al bianco e al beige. Ad emergere, in una serie di capi sobri e raffinati, sono giacche, soprabiti e giacchini con volumi nuovi, dove spicca la vocazione sartoriale del brand per i capi spalla, nel taglio e nella manifattura. Si aggiungono poi top, bluse, abiti e tute dal fitting curato che seguono le linee del corpo. Ovunque si distinguono infine piccoli dettagli protagonisti, in pelle e in maglia.
Rispetto ai trend di settore, Manzoni 24 rimane stabile, per la sua preziosa essenzialità, su un personale concetto di ‘silent luxury‘, improntato su un’immagine premium di contemporaneità, al quale si aggiunge l’innovativo ‘smartorial’ per comfort e dinamismo dei capi. “Ciò che vince è un concept di stile raffinato, comodo, prezioso nei materiali e nella manifattura che ci posiziona nella fascia alta del mercato – prosegue Zanini -. La nostra storica expertise nella produzione di abbigliamento in pelle riesce a portare un’evoluzione significativa in ogni collezione, nei trattamenti di shearling e suede. Oggi è importante la leggerezza, così lavoriamo a nuovi capi con invisibili trafori, super light. A Pitti Uomo lo scorso giugno abbiamo presentato una leather jacket estiva che si piega in una piccola busta, mentre nella collezione donna autunno/inverno abbiamo inserito dei capi spalla con lavorazioni del cashmere esclusive”.
Centrale nel progetto rimane come sempre il concetto del made in Italy, “un enorme valore che preserviamo e sappiamo sviluppare e raccontare nelle collezioni, in continuità con la nostra storia manifatturiera, dei laboratori milanesi dell’azienda della nostra famiglia, legati per lo più al distretto produttivo lombardo. Manzoni 24 è quindi prevalentemente un ‘made in Milano'”.
A garantire ampio spazio al momento positivo di Manzoni 24 sarà, nei primi di ottobre, anche il reopening dello storico punto vendita di via Manzoni 24 (l’indirizzo che ha dato origine al nome del brand). “Siamo finalmente pronti. I lavori sono stati più lunghi del previsto perché la nostra boutique è parte di un palazzo storico. La definizione del concept d’interior del nuovo flagship store, essenziale e con un’atmosfera molto rilassante che favorisce la centralità delle collezioni donna e uomo, rappresenta – conclude Zanini – il riferimento guida per le altre boutique che abbiamo aperto recentemente, come quelle di Doha, in Qatar, e che apriremo in futuro”.